Su quale squadra è più attaccanto
—"Beh, certo, mi sento più attaccato al Como, che discorsi. Anche merito di mio figlio, che è diventato tifosissimo e con cui parliamo spesso delle partite".
Sui precedenti da lui disputati
—"Il primo era il 1984-85, avevo l'11 sulla schiena. Finì 1-1, con rigore di Maradona per mano di Tempestilli e gol di Todesco. Incontrammo il Napoli nel nostro momento migliore, Matteoli era in grande forma e addirittura le tv ei giornali montarono il duello tra Teo e Maradona, che spese bel parole per lui. L'anno successivo finì ancora 1-1, con il rigore di Maradona un po' dubbio, e io avevo il 4 sulla maglia. Ma non marcavo Dieguito, perché faceva più la punta e se ne occupò Tempestilli. Infine un Como-Napoli nei partenopei, nel 1988-89".
Su quello che era il modo di giocare dei due club
—"Credo tutte e due 3-4-1-2, con Matteoli da una parte e Maradona dall'altra a fare l'uomo dietro le punte. Con Diego però era più 4-3-3".
Sulla passione dei napoletani
—"Vedo la stessa passione che c'era ai miei tempi. Una intera città tifosa".
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