Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo, è intervenuto a Radio Marte soffermandosi sul futuro del Napoli di Luciano Spalletti.
interviste
Lo Monaco: “Napoli giovane, può aprire un ciclo a differenza dell’Inter del triplete”
Lo Monaco sul futuro del Napoli di Spalletti
—"Quante cavolate che si dicono sul rapporto De Laurentiis-Spalletti. Secondo me tra i due c'è un accordo già sancito, legalmente, con tanto di documento scritto. Il Napoli aveva una prelazione unilaterale da esercitare. Spalletti è l'allenatore del Napoli. E proseguiranno la strada insieme fino al 2025. Piuttosto dovranno pensare a come costruire un Napoli più forte. Per andare d'accordo, però, bisogna anche dare qualche soldino in più perché le opzioni si sanciscono anche con i numeri. Bisognerà rivedere qualcosina degli accordi e mentre rivedono allungano anche il contratto, scadenza 2024, al 2025. Credo che Spalletti e De Laurentiis hanno già accordo su tutto con l'impegno che dovrà essere il presidente del Napoli a dire le cose come stanno. Ci può stare che le strade del Napoli e di Giuntoli, dopo otto anni, si separino serenamente. E se Giuntoli dovesse andare alla Juve, dove bisogna ricostruire, per lui, direttore sportivo, sarebbe l'optimum.
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Quando si vince c'è una rivalutazione globale dell'intera rosa. Nel caso del Napoli, non ci troviamo come l'Inter del triplete che aveva una squadra avanti negli anni e abbastanza cotta. La società avrebbe dovuto fare la rivoluzione che non fece e cambiò solo l'allenatore. Il Napoli è una squadra giovane, ha appena vinto e ha la possibilità di aprire un ciclo. Ora ha il dovere di tenere questa rosa, possibilmente migliorandola. Quindi ha la strada aperta per ottenere soddisfazioni tecniche sul campo. Quindi sarebbe delittuoso pensare di lasciare il Napoli in questo momento, per Spalletti come per i giocatori. Quello che c'è qui difficilmente lo trovi altrove. Secondo me Kim è l'unico che va via e Scalvini sarebbe una grande prospettiva per il futuro. Hojlund è un buon giocatore, giovane, ma non è Osimhen. Frattesi non c'entra nulla con Zelinski che è un centrocampista offensivo mentre Frattesi è un interno, con una grande capacità di inserimento da dietro però è un interno di centrocampo, di quelli che lavorano. A me piace".
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