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calcionapoli1926 interviste Krol: “Il Napoli è forte, si rialzerà. Lang? E’ abituato al calcio olandese”

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Krol: “Il Napoli è forte, si rialzerà. Lang? E’ abituato al calcio olandese”

Krol Napoli
La lunga intervista che l'olandese ha rilasciato sul sito di Gianluca Di Marzio
Gianmarco Nurra

Il leggendario Ruud Krol, ex difensore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del sito gianlucadimarzio.com, per parlare delle ultime legate al Napoli di Antonio Conte e al suo passato in azzurro. Ecco quanto affermato.

Krol: "Il Napoli ha bisogno di un leader, sembra che manchi fiducia"

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Il Napoli non ha perso contro il PSV, ma contro sé stesso. Troppi errori, poca comunicazione, mancanza di fiducia. Così una squadra forte si disunisce, anche se ha la qualità per vincere. Come dice Verstappen, se la macchina non è bilanciata non va. Così è. L’anno scorso il Napoli era compatto, concreto, una squadra che sapeva soffrire. Ora serve ritrovare quella connessione, quella fiducia reciproca che trasforma una somma di giocatori in un gruppo. Senza equilibrio, si perde anche la sicurezza di fare le cose semplici. Lang? Viene dal calcio olandese, dove si gioca con più libertà. In Italia è diverso: spazi più stretti, diverso per il ritmo ed e anche più fisico. E senza fiducia un attaccante perde la sua essenza. Deve osare, fare le sue giocate, non limitarsi a passare di lato o indietro. Sui giovani? Nel calcio servono lavoro, lavoro e ancora lavoro. Parlare con chi ha esperienza, ascoltare, imparare. All’Ajax non contavano i nomi, contava solo ciò che serviva per vincere. Parlare è facile, ma nel calcio contano i fatti: bisogna dimostrarlo in campo. Quando mancano giocatori così perdi la tua ossatura e la tua identità. Il Napoli resta una squadra forte. Quando ritroverà tutti, tornerà a essere quella di un tempo: compatta, coraggiosa, viva. Serve pazienza, fiducia e un leader che parli in campo, che unisca. La fiducia non si allena: si costruisce insieme, ogni giorno.Il Napoli può sempre fare qualcosa. Anche se non ha giocato al suo livello, resta una squadra che può rialzarsi. Conte saprà analizzare questa sconfitta e trarre le lezioni giuste. Le partite difficili servono a crescere. Sulla mentalità? È un momento negativo, tra Torino e PSV, ma serve unità. Bisogna dirsi la verità, trovare la forza di guardarsi negli occhi e ripartire. La difesa non sono solo quattro uomini: sono undici. Tutti devono muoversi insieme, comunicare, non lasciare spazi. L’organizzazione è la base di tutto”.


Krol sul passato: "Eravamo una difesa di ferro, non mollavamo mai"

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Noi eravamo una difesa di ferro, come Fort Knox. Potevamo vincere 1-0 o 2-1, ma non mollavamo mai. Eravamo un gruppo che si aiutava, che parlava, che combatteva insieme. Il primo mese fu difficile: non parlavo italiano, facevo fatica a comunicare. Ma quella città mi ha accolto, e in poco tempo ho trovato l’ambiente giusto per rinascere. Maradona? Il calcio è fatto di uomini, non solo di campioni. Cruyff ce lo insegnava ogni giorno: vincere significa farlo insieme. Ovunque ho trovato sfide, persone e modi diversi di intendere il gioco. Mi piace arrivare in posti dove non so cosa aspettarmi. Ogni nuova esperienza è una ricchezza. Ho allenato giovani, ho provato a trasmettere la mia esperienza e a imparare da loro. Non mi interessano i soldi, ma la crescita, la conoscenza e il calcio come linguaggio universale. Il talento non basta. Servono equilibrio, comunicazione e unità. È così che si costruisce una squadra. Ed è così che, anche oggi, il Napoli può ritrovare la sua forza.