Su possibili consigli per De Laurentiis e Garcia: "No, assolutamente nessun consiglio per Aurelio. Guai a darne. Si metterà solo davanti allo specchio e rifletterà per poi decidere da solo come ha sempre fatto. Qualche errore lo ha compiuto, ma in genere i fatti gli hanno dato ragione. Mi limito a fare delle considerazioni generali. Io non sono mai stato un tecnico che imponeva il proprio sistema di gioco, piuttosto lo adattava alle caratteristiche dei giocatori. E poi c’è un dato di fatto che vale per chiunque faccia questo mestiere: anche se un giocatore lo hai visto in campo, solo quando lo alleni per un paio di mesi cominci a conoscerlo realmente. Ecco, io in avvio avrei toccato il meno possibile in una macchina Napoli che già funzionava".
Sulle mancanze del Napoli: "La compattezza. Al di là delle individualità l’anno scorso vedevi anche Kvara e Osimhen correre indietro a coprire, con recuperi eccezionali. Ecco quella compattezza oggi nel Napoli non si vede proprio".
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