Il rapporto con Ranieri: "Mi è rimasto tanto rammarico, perché poi l'idea iniziale era quella di tornare a giocare nel mio ruolo, cosa che non è mai successa. E quando lui mi disse "guarda che io ti prendo per farti tornare a fare quello che vuoi fare", fu la chiave per convincermi. E poi avevo voglia anche di questa esperienza, la Spagna è un bellissimo paese con un calcio tecnico adatto alle mie caratteristiche. Con lui poi ho parlato ma sempre con grande rispetto. Anzi, quando lui è stato poi allontanato, io l'ho chiamato per manifestargli il dispiacere, perché quando un allenatore viene esonerato non è mai una bella cosa né per lui né per i giocatori. Avrei voluto un altro confronto, perché credo che siano rimaste in sospeso alcune cose, e se un giorno ci sarà la possibilità volentieri".
Interista mancato:"Mi sono innamorato dell'Inter grazie allo Scudetto del 1988 di Trapattoni. Sono comunque felicissimo della mia carriera. Ho realizzato quello che volevo, in tanti non possono dire lo stesso. Sono stato vicino all'Inter nella stagione in cui ero a Valencia e a gennaio ci fu un contatto con Mancini all'Inter. Sembrava potesse concretizzarsi uno scambio con Van Der Meyde. Non si concretizzò".
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