Perché si parla così tanto del futuro di Conte? E perché lui svia? “Perché a noi giornalisti piace tantissimo. Ognuno elabora una propria teoria su questo tema. Rimaniamo ai fatti, che dicono che sicuramente qualche dichiarazione un po’ anomala c’è, sia di Conte che di Manna. Ma aprire le porte all’ipotesi di un Conte via a fine stagione in questo momento è un po’ fuori tempo. Non bisogna preoccuparsi adesso di questa cosa. Conte non doveva dire ciò che ha detto perché non deve sedersi al tavolo con De Laurentiis: per decidere che cosa? C’è un contratto di tre anni, non va presa nessuna decisione, si va avanti a prescindere dal finale di stagione”.
Juventus e Milan sono sulle sue tracce? “Ci sono due locomotive, Juventus e Milan, che l’anno scorso non lo volevano e che adesso lo vorrebbero. Per contatti diretti posso assicurare che Juventus e Milan non l’hanno cercato in passato. E poi ci sono anche le dichiarazioni ufficiali di Ibrahimovic, che non voleva un manager. Dall’altra parte Giuntoli in qualche dichiarazione aveva fatto capire che Conte porta le società a spendere più del dovuto e in quel momento storico, dopo anni di Juve spendacciona, non poteva essere la scelta, quindi anche Giuntoli l’aveva fatto capire. Conte al campionato sta dicendo che ovunque vada porta il risultato, sta interpretando al meglio sé stesso. E’ bravo e devo dire che rientra anche un po’ nelle sue caratteristiche questo cercare di creare un po’ di inquietudine attorno al proprio futuro. Perché lo fa? Per puntare i piedi sul futuro di rilancio del Napoli sul piano del mercato. Questi sono tutti segnali a De Laurentiis, che giustamente in questo periodo sta zitto. C’è anche un non-detto riguardo al mercato di gennaio da registrare. Il mercato di gennaio è stato un primo campanello d’allarme e Conte non vuole altre sorprese a giugno, così lo fa capire”.
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