Però, perdere 3-0 in casa...
«Il tifoso del Napoli è appassionato, se vede la squadra che lotta, combatte, l'applaude. Ma con l'Atalanta, non c'è stato nulla di tutto questo. Ed era una gara da vincere a tutti i costi. Ed è quello che i napoletani non perdonano».
Da dove iniziare la ricostruzione?
«Non mi piace che venga usata questa parola, non credo che ci sia bisogno di azzerare per ripartire e spero che De Laurentiis non lo faccia. Ci sono dei valori tecnici pazzeschi, io penso che quello che serve è rimettere a posto le cose che non vanno perché mica bisogna mandar via Lobotka, Di Lorenzo, Anguissa, Kvara».
Cosa non manda proprio giù?
«Non sopporto come hanno trattato Zielisnki che già, poverino, sembra uno che non c'entri nulla. Uno che per 8 anni ha dato l'anima, perché non deve andar via tra gli osanna? Ci manca poco che debba scappare da Napoli di notte, quasi di nascosto».
Da difensore pallone d'oro, come si fanno a prendere i gol presi con l'Atalanta?
«Calzona ha trovato un fritto misto, la difesa prima ti azzannava, non ti faceva respirare, in due o tre secondi riaggredivano. Non è che Rrhamani e Jesus sono scarsi, è che manca quel lavoro che faceva Spalletti. E che lui e pochi altri riescono a fare».
Cosa deve fare il Napoli in questi cinquanta giorni?
«Deve cercare di rialzare la testa, perché da qui inizia la prossima stagione. Il Napoli campione d'Italia figuracce non le può fare. E deve trovare un posto anche in Europa, pure se non è la Champions ma la porta di servizio. Altrimenti sarebbe un fallimento totale».
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