Che messaggio lanciamo al campionato? Queste ultime due vittorie ci danno fiducia e autostima. I recenti avvenimenti avrebbero potuto tagliarci le gambe, ma io ripeto sempre ai ragazzi che non dobbiamo piangerci addosso. I nostri sono numeri che fan venire il mal di testa se pensiamo al distacco che avevamo anche solo dalla Juventus lo scorso anno. Oggi, invece, siamo noi ad aver preso un distacco importante da squadre come Inter, Milan e Atalanta sicuramente attrezzate e che, per storia, sono obbligate a vincere.
Megafono post-Atalanta? Ribadisco, me lo sono trovato in mano così come quest'estate mi son trovato un fumogeno in mano. La gente di Napoli ti travolge con il suo entusiasmo: dire grazie è sempre difficile, ma io ci tengo a ringraziare i nostri tifosi.
Rendimento figlio del lavoro? Questo è un gruppo di ragazzi che crede ciecamente nel lavoro. In sei mesi sono arrivati dei miglioramenti esponenziali. Spesso sento come del tipo 'Gli altri sono sempre più belli, pettinati, profumati...', ma questo Napoli è una squadra che gioca un calcio europeo e indubbiamente bello".
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