Oggi è difficile che un giocatore a questi livelli, giocando così tante partite, non finisca la carriera e debba operarsi. Purtroppo è quasi matematico. Noi sappiamo che usurare a questi livelli porta delle conseguenze. Possiamo denunciarlo mille volte, ma non serve a nulla. Perché davanti al business la salute viene messa da parte. Non si può giocare in una stagione fino a 70 partite a questa intensità, va fatto capire agli organi competenti. La ribellione dovrebbe partire dai calciatori, che dovrebbero opporsi al giocare. Solo che da giovani non ci si rende conto di quello che il fisico deve fare e di quanto le articolazioni e gli organi soffrano nell’esagerare nell’attività sportiva. Lo sport a questi livelli fa male. L’attività fisica a questi livelli è estremamente dannosa. Basta pensare che dopo una qualsiasi partita si creano sempre delle microlesioni muscolari che hanno bisogno di 3-4 giorni per guarire e cicatrizzare. Sono fisiologiche, ma gli si dà il tempo di guarire, che subito si gioca un’altra partita. Conte ha una fame di preparazione, di studio, di attenzione ed esaltazione durante la gara che fa di lui un grande. Antonio riesce a far dare ai giocatori il 120%: è la sua caratteristica".
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