ADL, il legale: “Caso Osimhen? Chat decontestualizzate! Indagini già chiarite. Su Manolas…”

Fabio Fulgeri, legale di Aurelio De Laurentiis (presidente della Società Sportiva Calcio Napoli), è intervenuto ai microfoni di Stile TV, durante la trasmissione "Salite sulla giostra". Nel corso del programma, l'avvocato del patron azzurro ha fatto chiarezza, mediante le seguenti dichiarazioni, in merito all'argomento del giorno in casa partenopea: la possibile riapertura dell'indagine da parte della Procura FIGC sul celebre "caso Osimhen" (e le conseguenti "plusvalenze fittizie" fatte dal numero uno partenopeo e soci nel lontano 2020).

"C'è stato soltanto clamore mediatico!", il legale di De Laurentiis tenta di porre un freno al 'caso Osimhen'

"Le chat dei dirigenti nel caso Osimhen? Si tratta di messaggi già presenti nel fascicolo del giudice. Sono state valorizzate impropriamente dal giornalista, ma non hanno nessun senso negativo. Decontestualizzate, non hanno alcun significato in senso accusatorio; fanno parte di un più ampio dibattito di tipo commerciale che intercorre tra gli interlocutori. Il senso di queste frasi è stato anche spiegato dai diretti interessati al magistrato: sono soggetti neanche indagati, ma si tratta solo di testimoni. Novità non ce ne sono: è venuta fuori questa notizia perché il giornalista, non so come, ha acquisito gli atti di indagine; a livello giornalistico può suscitare interesse, ma non a livello giudiziario. Queste cose risalgono alla fase delle indagini e sono state già analizzate e chiarite. Il senso di queste affermazioni, in un contesto più ampio, assume un significato diverso e assolutamente non negativo, di truffa o di frode. C’è stato un clamore mediatico e basta; tanto che oggi hanno pubblicato l’interrogatorio di Osimhen che anche lascia il tempo che trova perché pure era agli atti. Ho certamente sentito De Laurentiis: è sempre sereno. Questo materiale probatorio è risalente, non c’è nulla di nuovo. 

Manolas? È una contestazione, ma è una questione più contabile dell’operazione. Anche in questo caso, siamo certi e sicuri che le nostre ragioni, sotto il profilo tecnico-contabile, sono assolutamente valide e meritevoli di apprezzamento da parte del giudice. La questione è diversa, è nel merito del valore dei calciatori”.