L'arrivo di Paratici come lo vede?
"E' secondo me un grandissimo conoscitore di calciatori, nasce come talent scout e osservatore, capisce se uno ha prospettive per diventare bravo. Ma mi raccontava che tutte le volte che in quei tre anni di Juve Conte faceva le riunioni tecniche, non se ne perdeva nessuna, perché era come andare all'università e prendere una laurea. E questo la dice lunga sul fatto che avendo avuto allenatori vincenti come Allegri e Conte ha imparato tantissimo. Ricordiamoci però che quando è stato dato tutto in mano a lui alla Juve e Marotta e andato via, la Juve ha cominciato a perdere colpi. Quindi ok il ruolo di ds ma che abbia qualcuno accanto".
E il ruolo di Ibra quale sarà?
"Credo che la frase di Furlani che Ibra resta è perché i due non si parlano. Credo che se ne sia uscito perché poi magari è Ibra che poi saluterà. Comincerà con l'avvento di Paratici che Ibra prenda sempre meno spazio, e visto il carattere credo che magari dirà addio. Io invece rimarrei per imparare".
Napoli, ci sarà Stellini a Bologna al posto di Conte:
"Sanno benissimo che sarà difficile col Bologna, che sta in forma. Stellini è carico, sono consapevoli che affrontano una delle squadre più in forma del campionato. Ed è una conferma, visto quanto fatto anche lo scorso anno".
Come vedrebbe Pioli alla Roma?
"E' uno che riesce a gestire bene momenti difficili, tiene buone le piazze, è sicuramente un allenatore che ha fatto la sua esperienza a Milano come pressioni subite. E' uno che può alzare le aspettative di una Roma, che credo voglia tornare in Champions. E potrebbe farcela anche quest'anno, anche se il calendario è molto tosto".
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