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Rudiger accusato di supportare l’Isis: “Non accetto questa etichetta, denuncerò”

Rudiger accusato di supportare l’Isis: “Non accetto questa etichetta, denuncerò” - immagine 1
Le dichiarazioni del centrale tedesco in merito alle accuse che gli sono state rivolte
Filippo Maddaloni

Caos in casa Real Madrid da quando il difensore tedesco, Antonio Rudiger, è stato accusato da un giornalista di supportare i movimenti estremisti islamisti. Tutto è nato da un post pubblicato su Instagram dal calciatore, che lo ritrae con le dita puntate al cielo per celebrare l'inizio del Ramadan. Egli ha deciso di rompere il silenzio, rilasciando un intervista alla Bild, di seguito le sue parole.

Rudiger: "Mi distacco da ogni forma di estremismo, denuncerò"

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"Per celebrare l’inizio del Ramadan ho pubblicato un post su Instagram, visibile a tutti da 13 giorni (dall'11 marzo), che aveva raggiunto diversi milioni di consensi senza che nessuno lo criticasse. Ma nei giorni scorsi la foto è stata utilizzata da alcuni per muovere accuse infondate. Il gesto che ho fatto è quello che chiamiamo il 'dito tawhid'. Questo è considerato nell'Islam come il simbolo dell'unità e dell'unicità di Dio. Questo gesto è molto diffuso tra i musulmani di tutto il mondo e solo negli ultimi giorni è stato considerato non problematico dal Ministero federale degli Interni. Come musulmano credente, pratico la mia fede, ma prendo le distanze da ogni forma di estremismo e dalle accuse di islamismo. La violenza e il terrorismo sono assolutamente inaccettabili. Sono per la pace e la tolleranza. Molti membri della mia famiglia appartengono a religioni diverse. Tuttavia ci rispettiamo e celebriamo insieme le feste religiose. Il rispetto e la tolleranza sono principi fondamentali che tutti noi sosteniamo nella nostra famiglia. Riconosco anche che, a causa di un’attenzione insufficiente, ho dato ad altri l’opportunità di interpretare male il mio messaggio. Allo stesso tempo, non permetterò nessuno di insultarmi o etichettarmi come islamista. Per questo ho deciso di sporgere denuncia. Mi opporrò sempre con forza. Spero che questo chiarimento possa aiutare a far sparire gli equivoci e a portare alla luce la verità. Ringrazio anche la DFB (la Federcalcio tedesca, ndr), che mi ha sempre sostenuto in questa vicenda".


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