editoriali

“Kvaratskhelia non ha il talento per giocare nel Real Madrid”. Ma ne siete davvero così sicuri?

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Per Riccardo Trevisani il georgiano non ha il talento per giocare nello storico club, ma i numeri sono dalla parte del numero 77
Alex Iozzi

"Kvaratskhelia è un calciatore che ha il talento del fuoriclasse. Io però, personalmente, l'anno scorso, vedendolo giocare in quella maniera, pensavo che il suo "essere fuoriclasse" fosse un "fuoriclasse" che potesse giocare nel Real Madrid, un "fuoriclasse" che potesse rientrare nell'elenco dei giocatori più forti al mondo subito dopo Mbappé, Vinicius, ecc... che fosse di quel livello là. Questa stagione, purtroppo, mi ha molto smorzato l'entusiasmo. Continuo a pensare che sia un talento proprio tecnico, un calciatore che fa quel tipo di giocate immaginifiche, ma ho paura che non sia da prima fascia, ma da seconda. Se andiamo ad analizzare i 24 gol fatti in queste due stagioni, di cui 22 in Serie A e 2 in Champions League, notiamo come dei 22 in Serie A ce ne sono due segnati alla Juventus ed in tutti gli altri big match non s'è visto. In Champions League ha fatto due gol all'Ajax, un'ottima partita contro il Liverpool nella gara d'esordio, però il "grande giocatore", secondo me, lo devi per forza pesare sui big match, e lui, sui venti big match disputati in questi due anni, me lo ricordo principalmente per il rigore sbagliato in Champions League contro il Milan. Ha fatto due gol alla Juve, quest'anno e nella passata stagione (nella manita del Maradona, ndr), poi però ci sono quattro Napoli-Milan, anzi sei con il doppio scontro in Coppa dei Campioni, quattro Napoli-Inter, ci sono i Napoli-Roma, ci sono le partite in Champions League, c'è il Barcellona, il Liverpool... ed i gol non sono arrivati. Ciò che voglio dire, in sostanza, è questo: io pensavo che Kvaratskhelia rientrasse nell'elenco dei calciatori destinati a giocare nel Real Madrid, magari per sostituire un ipotetico Mbappé; invece adesso non lo penso più".

Kvaratskhelia non è più da Real Madrid per Trevisani

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Queste le parole uscite dalla bocca, all'incirca una settimana fa, di Riccardo Trevisani, noto giornalista e - soprattutto - telecronista Mediaset, ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. Parole che neanche lo stesso commentatore ha avuto piacere nel pronunciare, ammettendo di essere andato "contro se stesso". Ed io, in fondo, lo capisco. Riportiamo su carta la sacrosanta verità una volta per tutte, citando un ugualmente famoso collega di Riccardo: "Chi non ama ammirare il 77 di Tbilisi quando ha il pallone tra i piedi, ha dei seri, serissimi problemi con i sentimenti". Ma il sentimento, oramai, nel cosiddetto "calcio moderno", non assume più lo stesso valore specifico del passato, messo in ombra dalla costante ossessione per i numeri e le statistiche da cui l'appassionato nato nell'epoca del digitale non riesce proprio a distaccarsi. E risulta così "insufficiente" - per adoperare un eufemismo - aver compiuto un'impresa quale riportare il tricolore in una piazza più abituata al fallimento che al successo, a trentatré anni di distanza dall'ultima volta, quando la tua carta d'identità, alla voce "età", recitava "22". Ad essere onesti, non conta nulla, dal momento che nella stagione corrente il tuo rendimento sta risultando nettamente inferiore se confrontato con quello avuto nei dodici mesi passati. Una stagione all'interno della quale, tuttavia, puoi vantare il merito, non indifferente, di aver fatto qualificare la tua nazionale ai Campionati Europei di Calcio per la prima volta dal 1992, anno solare a cui viene fatta risalire la fondazione della Federazione calcistica della Georgia. Roba che capita tutti i giorni.


E allora perché non dovremmo imbracciare anche noi quest'opprimente "lato oscuro"? Perché non rispondere al quesito "Khvicha Kvaratskhelia è un calciatore di livello tale da poter giocare titolare nel Real Madrid?" nell'unica maniera che il popolo di Internet accetta come "attendibile" nel ventiquattresimo anno del terzo millennio? Perché mai dovremmo essere così riluttanti all'idea di giudicare un esponente del "fútbol" nella sua purezza più totale tramite una serie di dati tanto semplici da comprendere quanto significativi? Ebbene, per imbastire il suddetto lavoro, la redazione di CalcioNapoli1926.it si è affidata alle statistiche raccolte in questi mesi dal portale FBref.com, specializzato in materia. Non solo, per rendere l'articolo il più completo possibile, abbiamo deciso di confrontare i numeri del georgiano con quelli di cinque calciatori, che occupano il medesimo ruolo all'interno del rettangolo di gioco, titolari in altrettante squadre considerabili, se non "le" migliori, "tra le" migliori al mondo. Oltre a Vinícius Jr., che non poteva non esser tenuto in considerazione per ovvie ragione, i restanti candidati sono: Jérémy Doku del Manchester City, Luis Díaz del Liverpool, Kingsley Coman del Bayern Monaco ed infine Bradley Barcola del Paris Saint-Germain.

"Kvara Vs. World's Best": who's gonna win?

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       Gol   Assist     xG*     xA**
     Kvara          10         6     10.3      6.9
   Vinícius          18         8     11.4      4.0
      Doku           5         6     3.2      7.3
       Díaz           11         5     9.6      3.1
     Coman           5         3     4.0      5.1
    Barcola           3         6     5.0      4.2

*xG = expected Goals; **xA = expected Assists

Partiamo dalla coppia di statistiche che maggiormente interessa ai calciofili: il numero di gol ed il numero di assist messi a referto dal singolo individuo. Più nello specifico, alla coppia di statistiche che ha ormai invaso e mutato la nostra personale visione del pallone: i cosiddetti "expected Goals" ed "expected Assists", ovvero il numero di gol ed il numero di assist che il giocatore avrebbe dovuto aver fatto registrare a questo punto della stagione. Due dati che risultano utili al fine di capire quali calciatori stiano - come si suol dire in gergo tecnico - "overperformando" e quali invece stiano "underperformando", ossia chi stia effettivamente rendendo come il pubblico si aspettava. I numeri di Kvaratskhelia li conosciamo in maniera piuttosto accurata: 10 gol e 6 assist realizzati in 38 presenze stagionali - comprendendo ovviamente tutte le competizioni, sia nazionali che internazionali -. Un complessivo di reti a cui l'ex Dinamo Batumi ha contribuito che risulta "infimo" - sulla carta - se messo a paragone con quello dell'annata Scudetto (14 gol e 17 assist in 43 partite annuali), ma da lodare in egual modo per la realtà in cui è costretto ad abitare: una squadra da settimo posto in campionato. Da segnalare inoltre come Khvicha si posizioni secondo nella classifica degli xA (visionare la quarta colonna della tabella), dietro soltanto a Doku - ad entrambi "manca" un assist (visionare la seconda e la quarta colonna della tabella) -. Per quanto riguarda i rimanenti rivali, niente di eclatante su cui porre l'attenzione... se non fosse per Vinícius Jr. 18 gol ed 8 assist il bottino racimolato finora dall'esterno dei Galacticos, ma l'algoritmo parla chiaro: il brasiliano ha messo in atto un'overperformance pari alla - quasi - metà in entrambe le statistiche. La reale contribuzione alle marcature siglate dalle Merengues di Carlo Ancelotti (96) del fu gioiello del Flamengo dovrebbe equivalere a 15, somma di 11 gol e 4 assist (visionare terza e quarta colonna della tabella). La motivazione che si cela dietro un simile divario - oltre alla posizione di prima punta che Vínicius Jr. sta interpretando alla perfezione nel 4-3-1-2 ideato da Carletto da Reggiolo - è presto spiegata dalla tabella che segue.

        Tiri  SoT* SoT%** SoT/90***
     Kvara          123    40   32,5%       1.20
   Vinícius           89    40   44,9%       1.58
      Doku           57    25   43,9%       1.27
       Diaz           91    34   37,4%       1.13
     Coman           51    13   25,5%       0.72
    Barcola           34    13   38,2%       0.65

*SoT = tiri in porta; **SoT% = percentuale di tiri in porta; ***SoT/90 = tiri in porta a partita

Quattro semplici vocaboli: la capacità di tiro. Kvaratskhelia è - senza usare mezzi termini - impreciso. Tra i sei calciatori "in gara" è quello che cerca maggiormente la porta, ma è allo stesso tempo colui che la centra - eccezion fatta per Coman (visionare la terza colonna della tabella) - meno. Ben 123 tiri effettuati e soltanto 40 di essi sono stati indirizzati verso lo specchio avversario. Trasformando questi numeri in percentuale, Khvicha ha trovato la porta appena il 32,5% delle volte. Una proporzione matematica tanto, troppo inferiore se confrontato con i dati fatti registrare - ancora una volta - dal nativo di São Gonçalo oppure dal belga di proprietà del City (visionare sempre la terza colonna) e che fa luce sul fondamentale che Kvara necessita di migliorare per poter compiere "il grande salto".

    p. Cmp.*  p. Att.**  SCA*** GCA****
     Kvara        1031     1287     163      17
   Vinícius         517      712      86      12
      Doku         690      844     100      10
       Diaz         723      871      116       11
     Coman         650      806      72       7
    Barcola         505      656      70       9

*p. Cmp. = passaggi completati; **p. Att. = passaggi tentati; ***SCA = azioni da tiro create; ****GCA = azioni da gol create

Concludiamo quest'editoriale con l'ultima - ma non per importanza - tabella, quella che - almeno secondo noi - contiene la statistica - per rafforzare un termine già adoperato in precedenza - più significativa tra tutte: la qualità del passaggio. Khvicha Kvaratskhelia ha tentato, nell'arco di questi sette mesi di stagione, la bellezza di 1287 passaggi (visionare la seconda colonna della tabella), dei quali ben 1031 sono andati a buon fine (visionare la prima colonna della tabella). Ma non sono questi i numeri su cui bisogna porre l'occhio, bensì quelli relativi alle occasioni create. Mediante questi 1031 passaggi, il classe 2001 ha fatto nascere 163 azioni per far andare i compagni alla conclusione (visionare la terza colonna della tabella), di cui 17 - andando ancor più in profondità - si sono rivelate essere potenziali occasioni da gol (visionare la quarta colonna della tabella). L'avrete già intuito, ma nessuno degli "sfidanti" regge il passo.

Ed è qui che nasce spontanea una riflessione: chissà quanti gol, quanti assist, quali statistiche farebbe registrare un calciatore come il 77 se schierato al fianco di un centravanti dalla fama insaziabile come il Victor Osimhen versione scudettata nell'undici titolare di un "top team" mondiale. Immaginate quale tsunami di quale magnitudo potrebbe verificarsi ed abbattersi sul continente europeo nell'evenienza in cui Khvicha Kvaratskhelia cominciasse a far coppia fissa con attaccanti del calibro di Erling Braut Haaland, di Harry Kane oppure - nella "peggiore" delle ipotesi - di Kylian Mbappé. E so perfettamente cosa state pensando: "Ma anche Mbappé ha spesso giocato come esterno/ala sinistra in carriera". Ed avete pienamente ragione. Ma rispondete alla seguente domanda: in un futuro utopico in cui il Paris Saint-Germain preleva - per una cifra spropositata - Kvara dal Napoli ed in cui riesce - non si sa grazie a quale miracolo - a far saltare il trasferimento del nuovo principe di Francia alla corte di Florentino Perez, quali posizioni pensate che andrebbero ad occupare questi due fenomeni nel tridente targato "Luis Enrique" affinché possano rendere al massimo delle rispettive potenzialità? Tranquilli, la risposta è assai banale.

Dunque, giunti alla fine di questo lungo viaggio, possiamo affermare, con estrema certezza, che sì, Khvicha Kvaratskhelia è un calciatore di livello tale da poter giocare titolare nel Real Madrid. E non solo, anche nelle compagini più blasonate d'Europa. Pertanto, avremmo un appello da rivolgere al nostro caro vecchio presidente: Aurè, rinnova quel contratto, finché sei in tempo.

A cura di Alex Iozzi

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