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Avv. Pisani: “La morte di Maradona si poteva evitare. Ora andrà pagato un risarcimento agli eredi”

Sara Ghezzi

La morte di Diego Armando Maradona è una ferita ancora aperta per i tifosi e le persone che lo hanno amato. Da mesi si continua a cercare la verità su ciò che è successo in quei giorni. Troppe le domande a cui nessuno ancora ha risposto,...

La morte di Diego Armando Maradona è una ferita ancora aperta per i tifosi e le persone che lo hanno amato. Da mesi si continua a cercare la verità su ciò che è successo in quei giorni. Troppe le domande a cui nessuno ancora ha risposto, troppe versioni fornite da chi gli era vicino. Nelle ultime ore è emersa la notizia secondo cui la morte di Diego era evitabile con maggior attenzione da parte dei medici che lo seguivano. Ciò ha scatenato ulteriormente la rabbia di chi lo amato e difeso come l'avvocato Angelo Pisani. Il legale italiano del Diez si è lasciato andare ad un duro sfogo riportato riportate da Il Corriere Dello Sport.

"La morte di Maradona si poteva evitare, risarcimento per i familiari", le parole di Pisani

Di seguito le parole riportate dal quotidiano Il Corriere dello Sport:

"Si sapeva, ora è ufficiale nero su bianco. La perizia del tribunale argentino ha confermato tutto quello che ho denunciato da quel triste 25 novembre. Senza rispetto, senza professionalità, senza alcuna pietà e amore hanno lasciato morire Diego Armando Maradona che a loro aveva aperto le porte di casa e affidato la sua vita.

Ora i responsabili, non solo medici ed infermieri, ma anche assistenti vari e organizzatori, dovranno subire e scontare pene severe e pagare il più grande risarcimento danni mai calcolato nella storia per una sola vittima di responsabilità professionale e disumana speculazione. Sebbene neanche la condanna mondiale che si abbatterà sul clan di responsabili potrà mai restituire il campione del mondo ai suoi cari, amici, tifosi, familiari e figli ".

Le novità emerse nelle ultime ore

"La morte di Diego Armando Maradona poteva essere evitata. fingendo di assisterlo senza curarlo per le patologie necessarie e pensando che potesse valere più da morto che da vivo. Falsi amici e medici traditori lo hanno abbandonato e lasciato morire, come si evince ora anche dalla perizia medica disposta dai giudici che indagano sulla morte del 'Pibe de oro'.

La commissione medica incaricata dai procuratori Laura Capra, Cosme Irribarren e Patricio Ferrari, coordinati dal procuratore generale John Broyard  si è riunita nove volte in questi mesi. Nella relazione si evidenzierebbe che la morte di Maradona era evitabile e che c'è' stata negligenza e mancanza di professionalità da parte di chi aveva il ruolo di assisterlo. Chi doveva non ha fatto nulla per curare Maradona".

I dettagli della morte

"Maradona  soffriva di insufficienza cardiaca, renale e di cirrosi. I medici hanno inoltre confermato che la morte è stata causata proprio dalle malattie cardiache preesistenti. Nessuno si è interessato di assisterlo e curare il suo cuore non più funzionante a dovere perché, secondo la perizia, l'ex capitano della Nazionale non aveva controlli medici adeguati. Dalla perizia si evincono anche altre verità, che Diego è morto tra le 4.00 e le 6.00 della mattina del 25 novembre mentre dormiva.

Anche questi dati sono di vitale importanza. Il paramedico della compagnia Más Vida, arrivato con la prima ambulanza al lotto 45 di San Andrés de Tigre, aveva certificato la morte intorno alle 13.15, dopo 45 minuti in cui hanno cercato di rianimarlo, sebbene la mascella era già rigida e il suo corpo freddo. 

La data del decesso contraddice quindi le prime affermazioni che indicavano che Maradona si fosse alzato la mattina e rimette in discussione la dichiarazione dell’infermiera Daiana Madrid. L'assistente, uno dei 7 imputati, deve ora chiarire perché ha mentito e rivelare se ha eseguito degli ordini. La perizia complica ulteriormente la posizione anche dei medici curanti di Maradona, Leopoldo Luque e Agustina Cosachov, come si definiscono nel fascicolo. Nessuno di loro ha notato i sintomi o li ha minimizzati".

La richiesta di risarcimento

In sede civile  i responsabili della morte di Maradona saranno anche chiamati a risarcire i danni. Ogni persona è uguale ad un altra. Dal punto di vista patrimoniale la vita di Maradona ha lo stesso valore di qualsivoglia altro uomo quindi per il danno non patrimoniale ogni erede, familiare e parti lese potrebbero vedersi riconosciuto un risarcimento pro quota secondo il grado di familiarità e rapporto personale. 

Per i figli all’incirca 500mila, nel caso dei fratelli/sorelle 150mila ai nipoti 100mila. Poi c'è anche il danno per i fans/tifosi innamorati pazzi un fenomeno tutto maradoniano.

In sede civile per la domanda di perdita patrimoniale gli eredi potranno chiedere ai responsabili somme incalcolabili. Se si considera che Maradona poteva guadagnare un milione di euro al giorno, anche circa 100 milioni l'anno e quanto abbiano potuto perdere proprio gli eredi morendo il campione 15/20 anni prima dell'età media prevista. Si tratta insomma della causa di responsabilità professionale più preziosa del mondo con domanda risarcitoria di oltre mille milioni di euro comunque sempre nulla rispetto ai milioni di cuori e sogni violati.

Nella perizia medico legale si legge che "nel decesso hanno inciso in maniera decisiva omissioni di soccorso e una generale negligenza nel trattamento e nelle cure riservate al paziente" e in qualità di medici responsabili della salute di Maradona, sono proprio i due specialisti in questione a rischio di imputazione. La lista però potrebbe essere più lunga, mentre la magistratura attenderà le valutazioni e le repliche dei periti di parte".