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Giovanissimo talento

ESCLUSIVA Severini: “A Genova non sarà facile, ma noi abbiamo un grande obiettivo”

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Intervista esclusiva alla giovanissima centrocampista del Napoli Femminile

Enrico Esposito

Ha appena 18 anni Emma Severini ma la Serie A la conosce già e dopo il lungo infortunio dei mesi scorsi adesso si è presa il Napoli Femminile. La giovanissima centrocampista toscana è infatti diventata da questo gennaio una presenza fissa della mediana azzurra da titolare o da subentrante. Dopo la sconfitta interna contro la Juventus domenica alle 14:30 il Napoli giocherà in trasferta sul campo della Sampdoria per cercare di ottenere una vittoria fondamentale in chiave salvezza. In occasione di questo match Emma Severini è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Calcionapoli1926.it.

Severini: "La nostra forza consiste nella consapevolezza di essere un'altra squadra rispetto a prima"

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1 - Nella gara dello scorso weekend è arrivata una sconfitta con la Juventus che ci si poteva aspettare, vista la caratura della squadra bianconera. Come avete vissuto questo match visto che c'è stata l'opportunità a un certo punto di pareggiarlo? E qual è stato il morale alla fine della partita?

"Allora affrontare la Juve è difficile per ogni squadra in campionato perché come dimostra da tanti anni la squadra bianconera ha sempre lottato, è forte e si vede come sta andando anche in Champions. Sta facendo grandi risultati e sta crescendo sempre di più ogni anno. Quindi per noi non era semplice nonostante il percorso buono che abbiamo cominciato a fare nella seconda parte della stagione. A fine partita eravamo deluse dal risultato ma anche a conoscenza del fatto di aver lottato contro una squadra di prima classe e prima in classifica in Serie A. La Serie A è cresciuta molto negli ultimi anni. Siamo contente di aver dimostrato di sapere lottare e questo mentalmente ci aiuta e ci fa capire che possiamo giocarcela contro le grandi squadre nonostante la classifica attuale che non meritiamo".

2 - Domenica c'è la trasferta particolare contro la Sampdoria, squadra nata quest'anno dopo aver acquistato il titolo sportivo dalla Florentia. Come vedi l'avversario e come vi state preparando a questa sfida?

"Tutte siamo a conoscenza che da ora in poi tutte le partite che avremo davanti sono una finale. Probabilmente in questa dobbiamo mettere di più di quello che abbiamo messo prima e raccogliere i frutti delle partite precedenti. È una partita molto importante per noi, per riprendere punti e fiducia dopo la sconfitta con la Juventus e cercare di salvare il Napoli. Noi ci crediamo perché siamo consapevoli di poter lottare in tutte le partite. Vogliamo divertirci e provare a portare i tre punti che poi sono la cosa più importante che ci serve.

Sappiamo che la Sampdoria comunque è una squadra grintosa e molto brava a reagire. Sta facendo un campionato molto buono nonostante sia una squadra nata adesso con giocatrici che comunque non giocavano insieme. In Serie A tutte le squadre sono difficili da affrontare. Arriviamo là con la consapevolezza di chi sono loro ma anche tenendo ben presente il nostro obiettivo che ci deve portare i tre punti".

3 - La gara d'andata è stata piuttosto particolare per la sconfitta arrivata all'ultimo secondo e decisioni arbitrali discutibili. Secondo te rispetto all'andata c'è qualche punto debole dell'avversario da sfruttare?

"Io ero infortunata nella gara d'andata e vederla da fuori è sempre più difficile che giocarci perché ti rendi conto di tante cose quando sei all'interno di un campo. Credo che più che cercare i punti deboli loro noi siamo un'altra squadra rispetto a prima. Questa è l'unica forza che ci potrà aiutare, e ci fa sentire più coraggiose con tutti i nostri pregi e difetti. Noi valuteremo la loro debolezza in settimana facendo varie analisi. Ma la cosa più importante è quella che non siamo più la squadra di prima ma la squadra di adesso. Dobbiamo capire questo e dimenticare la prima parte della stagione che non abbiamo fatto come dovevamo fare".

4 - Dopo una prima parte di stagione sottotono, nel 2022 il Napoli ha dato vita a una rimonta molto significativa coincisa anche con il tuo ritorno in campo dopo l'infortunio. Secondo te in quale momento è avvenuto il cambio di marcia decisivo nell'atteggiamento della squadra?

"Io sono stata fuori tutta la prima parte di stagione e sono rientrata dall'infortunio dopo il cambio tecnico. Il cambio di atteggiamento da parte mia è stato la voglia di metter tutto e dimostrare perché non avevo ancora avuto l'occasione visto l'infortunio. La mentalità cambia partita dopo partita perché ti senti più forte sicura. Dalla prima partita dovevo recuperare perché la Serie A diventa ogni anno più complicata e competitiva. Dalla partita contro l'Inter ho iniziato a prendere consapevolezza e capire come potevo aiutare la squadra. Credo che l'atteggiamento di squadra invece sia cambiato dalla partita contro l'Empoli in Coppa Italia. Abbiamo dimostrato un atteggiamento e una personalità che poi è quella dentro di noi. Penso sia stata quella la prima partita in cui c'è stata la nuova nascita del Napoli".

Severini: "Il mio ruolo? Amo giocare da mezzala. Ecco come il calcio femminile in Italia si sta avviando al professionismo"

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5 - Sei venuta a Napoli per cercare quel maggiore spazio che nelle ultime gare è arrivato. Nel tuo reparto, il centrocampo, ci sono sia atlete molto giovani come te e Colombo ed altre più esperti, ad esempio Sara Tui e Claudia Mauri. Come si sviluppa questa sorta di confronto tra due generazioni?

"Si assolutamente imparo dalle più grandi ma anche dalle ragazze che hanno un età più simile alla mia. Da compagne come Claudia Mauri e Sara Tui imparo sia a livello tattico e tecnico ma anche di mentalità, con quella scaltrezza e furbizia che con l'esperienza acquisisci. I percorsi di ognuna di noi alla fine sono diversi e c'è sempre qualcosa da prendere da ogni persona".

6 - Qual è il ruolo di centrocampo che Emma Severini sente di più nelle sue corde e nel quale le piace più giocare?

"A me piace molto la mezzala. La mezzala e il trequartista sono i miei ruoli preferiti. Io comunque mi trovo bene in qualsiasi ruolo di centrocampo perché è un ruolo molto dinamico e quindi inizi in una posizione e poi ne farai tantissime durante la partita. Un ruolo non troppo di posizione, dipende poi, c'è tutto un giro di giocatrici che si dividono tra più ruoli. Ormai il calcio è così, non c'è più un vero modulo o delle vere posizioni. Ormai tutti attaccano, tutti difendono e aiutano i compagni che si trovano in posizioni diverse".

7 - Un'osservazione sull'intero movimento del calcio femminile italiano che dalla prossima stagione passerà al professionismo. A partire dalla tua esperienza interna all'ambiente hai già osservato dei cambiamenti che si stanno verificando nell'ottica di questa evoluzione?

"Il professionismo in Italia è un punto di partenza e di arrivo per i trascorsi che ha avuto. Ci sono tante ex calciatrici che tuttora giocano ancora e altre hanno altri ruoli nel campo calcistico. Sono tutte persone che comunque hanno aiutato questo movimento. Io credo che sia giusto che tutte le ragazze del calcio femminile in Italia si meritano questo rispetto perché è sempre uno sport che la Nazionale sta portando avanti. L'Italia è una squadra sempre più importante a livello mondiale e così anche la Serie A.

Sicuramente il professionismo avrà dei pro e dei contro. I contro saranno magari per noi giovani perché giustamente comincia a esserci un vero mercato che c'era adesso per poche squadre. Magari arriveranno più ragazze straniere e quindi, come accade anche nel maschile, poche giovani resteranno in Serie A viste le poche squadre che ci saranno cioè dieci. Per noi giovani non sarà sicuramente semplice e credo che in poche riusciranno a rimanere in Serie A. Però comunque sarà un punto di partenza per dimostrare che il calcio femminile in Italia è importante come il maschile e lo sarà ancora di più in futuro. Le cose cresceranno sempre di più come sono già cresciute e lo meritiamo noi ragazze che facciamo sacrifici come li fanno i ragazzi".

Severini: "Napoli è una città bellissima. Qui tutte le persone hanno una passione incredibile per il calcio"

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8 - Tu sei già nel giro delle giovanili della Nazionale, e al momento infatti fai parte del gruppo dell'Under 19. Hai degli impegni a breve con la maglia azzurra?

"Si, le partite di qualificazione agli Europei le facciamo in Italia il 6, 9 e 12 aprile (Le prime due gare ad Abano Terme, la successiva a Padova ndr)" .

9 - L'ultima domanda riguarda l'esperienza di vita di Emma Severini a Napoli. Come ti stai trovando in questa nuova città?

"Napoli è una bellissima città che non avevo avuto l'opportunità di visitare in precedenza. Sono contenta di esser qua. Quando arrivi in un posto devi comunque abituarti. Noi abitiamo fuori Napoli, quindi non tante volte abbiamo modo di viverla davvero com'è. Però il cibo è sicuramente buonissimo, infatti è un peccato, era meglio se fosse stato meno buono (ride, ndr). Ci sto bene, poi in un anno non è nemmeno facile conoscere tutto, ti serve più tempo per capire tutto. Diciamo che tutte le persone hanno molta passione, è una città in cui non ho avuto problemi e mi piace".

10 - E il pubblico delle partite?

"Molto bello. Per noi donne è sempre bello avere dei tifosi anche perché non siamo abituate a quello a cui sono abituati i maschi, è una bellissima cosa. A Napoli abbiamo sempre la fortuna che ci sono sempre tante persone a fare il tifo per noi. Questo calore è davvero molto importante per noi e uno stimolo per fare ancora meglio, e farci amare da chi magari non è ancora pronto al calcio femminile".

A cura di Enrico Esposito 

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