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Santacroce: “Ghoulam? Spero in una bella storia. Osimhen può migliorare. Sul razzismo…”

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Fabiano Santacroce, ex difensore azzurro, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per parlare delle principali vicende di casa Napoli

Giuseppe Canetti

Siamo entrati nella settimana che porta a Napoli-Torino, gara valida per l'ottava giornata di Serie A. I partenopei, allo stadio Maradona, cercheranno di centrare un'altra vittoria per mantenere la testa della classifica. Attualmente, i ragazzi di Luciano Spalletti guidano con 21 punti, 18 gol fatti e soltanto 3 subiti. Risultati eccellenti, che già fanno sognare lo scudetto. Di questo e di tanto altro ne abbiamo parlato in esclusiva con l'ex difensore azzurro, oggi impegnato nella ricerca di giovani talenti, Fabiano Santacroce. Di seguito l'intervista esclusiva ai nostri microfoni.

Santacroce: "Koulibaly è insostituibile"

Santacroce: “Ghoulam? Spero in una bella storia. Osimhen può migliorare. Sul razzismo…”- immagine 2

Salve Fabiano, come sta?

"Tutto bene. Sono in procinto di partire per un raduno in Grecia, dove valuterò un po' di ragazzi".

Partiamo dal passato. Quando è arrivato a Napoli che sensazione ha provato?

"Ho provato una sensazione bellissima, anche perché si trattava della mia prima esperienza in Serie A. Sapevo che l'avrei fatta in una piazza che dà tanto e che chiede tanto. Ero sicuramente emozionato".

Qual è il suo ricordo più bello dell'esperienza partenopea?

"Di ricordi belli ne ho tanti. Vincevamo spesso, quindi sono vari i ricordi che mi fanno sorridere. Se devo scegliere, dico la vittoria con quell'Inter imbattibile del triplete, finì 1-0 con gol di Zalayeta".

"La forza del Napoli è il gruppo. Ghoulam? Spero si realizzi una bella storia"

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Il Napoli continua a vincere. Dopi i fatti dello scorso anno, come si è raggiunta questa alchimia?

"Già l'anno scorso si vedeva che c'erano i presupposti. Diciamo che purtroppo il Napoli ha avuto tanti problemi legati ad un campionato anomalo, con troppe partite di fila, con tanti infortuni e defezioni dovute al Covid. È stato un torneo un po' difficile per tutte le squadre. Adesso gli azzurri stanno tirando fuori ogni cosa, facendo vedere tutti i tipi di valori che hanno. Soprattutto quello di essere squadra. Quest'ultimo, secondo me, è il fattore che sta determinando la serie di vittorie".

E perché, invece, c'è ancora tanto scetticismo da parte dei tifosi azzurri? Si pensi alla poca affluenza al Maradona...

"I problemi che ci sono tra la società e le curve influiscono tanto, tolgono parecchia gente. È un bella fetta che viene a mancare. Poi, un altro fattore è il Covid, stiamo vivendo un periodo in cui magari non tutti si sentono di rischiare di stare male".

Tre gol subiti in sette gare di campionato. Qual è stata la svolta a difesa?

"La chiave è il gruppo. Se andiamo ad analizzare tante azioni, troviamo Di Lorenzo supportato da Politano e dall'altra parte Mario Rui supportato tantissime volte da Insigne. La fase difensiva non riguarda soltanto quattro giocatori, bensì ne coinvolge dieci. Il Napoli l'attua molto, difendono tutti, corrono tutti. Per quanto riguarda la fase offensiva, la qualità del centrocampo e degli uomini in avanti fa la differenza. Anche i ricambi sono all'altezza. Forse solo in difesa siamo un po' corti, ma questo dipende dal fatto che è impossibile sostituire Koulibaly e che non sia arrivato il terzino sinistro".

Lei crede nel completo recupero di Ghoulam?

"È difficile, ma ci credo. Nel senso che spero ci regali una bella storia. So bene cosa significhi stare tanto tempo fermi per infortunio ed avere tante ricadute. Io stesso ho rotto le ginocchia 4-5 volte, quindi capisco bene il suo stato mentale e fisico. Sarebbe una rivincita anche per me vederlo giocare ai suoi livelli".

"Osimhen può diventare incontrollabile. Razzismo? Molta ignoranza"

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Da grande difensore, ci spiega come si ferma Osimhen?

"Quando giocavo io c'erano attaccanti veramente veloci, ma lui si può fermare soltanto da solo. È uno che ha capacità fisiche pazzesche. Ha una corsa e, soprattutto, una voglia incredibile. Poi, magari, pecca un po' tecnicamente e tatticamente, visto che può ancora migliorare su alcuni movimenti. Se crescerà sotto questi due aspetti diventerà incontrollabile".

L’Italia è un paese razzista?

"Non si tratta di razzismo, si tratta di stupidità. Di persone razziste ce ne sono poche rispetto a quelle stupide. Ciò che si sente negli stadi è al 99.99% ignoranza e stupidità. Molta gente si reca allo stadio per sfogarsi. E lo fa in maniera non giusta per chi dà l'anima in campo. Per me è una questione di ignoranza. Ovviamente tutto ciò non è tollerabile, e queste persone devono essere punite".

Torino, Legia Varsavia e Roma. Un bel trittico...

"Sono tre partite da prendere con le pinze. Quando si è primi in classifica bisogna abituarsi a giocare contro squadre che daranno il massimo. In questo ha dimostrato grande mentalità la Juventus, che in dieci anni è stata maestra in tali situazioni. Il Napoli dovrà essere bravo contro un Torino che venderà cara la pelle. Poi, la partita di Europa League contro i polacchi si può solo vincere. Infine, con la Roma sarà un vera e propria prova del nove, per dimostrare di voler puntare realmente allo scudetto".

Sarà una sfida interessante tra Spalletti e Mourinho

"Assolutamente sì. La cosa più bella di quest'anno è la presenza di tanti grandi allenatori, che arricchiscono la Serie A. Tante vecchie volpi, son curioso di vedere chi entrerà nel pollaio".

A cura di Giuseppe Canetti

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