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editoriali

Terremoto Juventus, la Società: “Nessun presupposto per sanzioni sportive”

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Il punto sulla crisi societaria bianconera

Emanuela Castelli

La Juventus si difende e cerca di arginare gli effetti del terremoto societario che l'ha investita solo qualche giorno fa, portando alle dimissioni in massa del CdA, compreso il Presidente, Andrea Agnelli

La Juventus prova a spazzar via le macerie del terremoto che ha spazzato via il CdA e fa ordine: "Nessun provvedimento sportivo"

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Il CdA della Juventus, compreso il Presidente, ha rassegnato le dimissioni lunedì sera: alcuni lo hanno definito un "fulmine a ciel sereno", ma i cieli torinesi, sponda bianconera, erano grigio scuro già da un po', per la verità. L'inchiesta che aveva coinvolto i vertici della dirigenza bianconera per presunti illeciti amministrativi non lasciava presagire nulla di buono: le dimissioni, per molti, sono state una naturale conseguenza di un vero e proprio terremoto che ha costretto i numeri uno della Juventus ad un repulisti generale, per salvare il salvabile. La Juve, tra l'altro, - particolare non di poco conto - è una Società quotata in borsa, e gli effetti del caos hanno avuto già prime ed importanti ripercussioni sul titolo, che martedì mattina è stato sospeso per eccessiva volatilità. C'è, dunque, da rassicurare gli investitori, ed il repulisti dirigenziale è parsa l'unica soluzioni in grado di iniettare dosi di fiducia in chi quella fiducia l'aveva riposta nel vecchio CdA. Ora ci penseranno le autorità preposte a far luce sulla vicenda, a chiarire eventuali responsabilità, a notificare eventuali provvedimenti. I provvedimenti, appunto: la Juventus chiarisce subito la sua posizione. Non accetta provvedimenti sportivi: "Juventus confida che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata. Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi". La Juventus, in altre parole, si difenderà nelle sedi indicate. John Elkann, intanto, ha escluso categoricamente un nuovo aumento di capitale, indiscrezione che era venuta fuori proprio nelle ore successive alla notizia delle dimissioni dell'intero CdA: "Non sono necessari nuovi aumenti di capitale. Ci troviamo in una situazione in cui c’è una chiara direzione davanti. Sarà nominato il nuovo consiglio di amministrazione a gennaio e il presidente sarà Gianluca Ferrero, che saprà affrontare le varie questioni. La società avrà un Direttore Generale (Maurizio Scanavino n.d.r.) molto capace nelle aree in cui la Juventus è presente". Piuttosto, la Juventus dovrà mettersi alla ricerca di un sostituto dell'attivissimo ex vicepresidente, Pavel Nedved, anche lui dimissionario, nel suo ruolo di collante tra società e squadra.