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Ma siamo in Italia o a Pyongyang? Tuttosport e quel titolo osceno da «stampa di regime»

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Contrattacco Juve, il titolo di Tuttosport la dice lunga sui media in Italia

Giovanni Ibello

Forse non tutti sanno che gli scudetti si vincono anche grazie a una sapiente "gestione dell'ambiente". E questo è un delicato compito da ascrivere alla stampa che funge da filtro tra club e tifosi. Il Nord è storicamente avvantaggiato per lo strapotere economico, ma non è tutto. Le tre strisciate hanno dalla loro i grandi potentati editoriali, i colossi dell'informazione che veicolano, filtrano e interpretano le notizie proprio come farebbe un giurista che interpreta la legge per gli amici e chiede di chi farla applicare per gli oppositori. Basta leggere l'edizione odierna di TuttoSport che invece di soffermarsi sul dramma gestionale del dimissionario (o dimissionato?) Agnelli titola "Contrattacco Juve".

Contrattacco Juve, il titolo di Tuttosport la dice lunga sui media in Italia

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Ecco, ci permettiamo di dire - se è lecito esprimere un'opinione - che questo modo di intendere la comunicazione si genuflette all'arroganza del potere. Beninteso, sono tutti innocenti fino a prova contraria, ma se un libero quotidiano distoglie l'attenzione a mo' di Ufficio stampa - per non dire "stampa di regime"... virgolette obbligatorie - dobbiamo interrogarci tutti (fatta salva la libertà di chiunque, in democrazia, di pubblicare ciò che più gli aggrada). Noi però abbiamo il dovere di mettere a fuoco che quando il Napoli scende in campo c'è un arsenale invisibile che proverà in ogni modo, e con ogni mezzo, aostacolarlo. Questa è l'Italia, non è Pyongyang... ma poco ci manca. Consentiteci di chiudere con una battuta volutamente iperbolica, con un sorriso amaro. Saremo sempre soli contro tutti. Ecco perché la banda Spalletti è chiamata a riscrivire l'epica di questo sport.

A cura di Giovanni Ibello