calcionapoli1926 editoriali Perché nessuno riesce a comprendere le parole di Antonio Conte?

editoriali

Perché nessuno riesce a comprendere le parole di Antonio Conte?

Ugo Casadio
Cari amici napoletani, cerchiamo di guardare oltre il proprio dito per comprendere al meglio la narrazione

“Dicono di me” direbbe il grande Cesare Cremonini, anche se ultimamente non è il solo. Ebbene sì, perché ancora una volta, Antonio Conte lascia parlare di sè. Quasi come fosse una sorta di auto gratificazione. Diciamocela tutta, Antonio Conte non è mai stato un personaggio in grado di accaparrarsi le simpatie avversarie. Ed anche questa volta non è stato da meno, con la differenza che a ‘sto giro si è risentito anche qualche tifoso napoletano.

Antonio Conte, più forte di tutti ma simpatico a pochi

—  

Ma perché nessuno riesce a comprendere le parole - e la finalità di esse - di Antonio Conte? Analizziamo in breve quanto detto post Napoli - Pisa: “Nonostante il mercato, a differenza di altre non abbiamo una squadra rodata”. Frase che può sembrare strana analizzando il mercato fatto, ma perché restare a quello e soffermarsi lì? Perché - per citare Pierluigi Pardo - non si analizza la strategia comunicativa di Antonio Conte, oltre che la sua persona, prima di trarre conclusioni?

Antonio Conte è sempre stato un personaggio - nel senso più buono del termine - che ha inequivocabilmente parlato con cognizione di causa, nel bene e nel male. La narrazione dello scorso anno - ad esempio - è stata totalmente finalizzata a “colpire” l’Inter, avversaria in campionato, donando loro tutte le pressioni del momento. Strategia, come visto, funzionata alla perfezione coi nerazzurri crollati dapprima in campionato e poi emotivamente anche in finale di Champions. Bene, oggi la finalità è la stessa, con la differenza che il Napoli, attualmente, ha i favori del pronostico. Un vecchio volpone come Antonio lo sa bene, e sa bene come proteggere il suo gruppo dalle spade di Damocle pronte a pendere sulla testa dei suoi. Allora amici napoletani, almeno voi, fate il piccolo sforzo di guardare oltre il proprio dito. Che Antonio Conte logora chi non ce l’ha. Per quanto riguarda noi, coccoliamocelo per bene, che solo Dio sa se e quando ne rivedremo uno così.

A cura di Ugo Casadio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA