editoriali

I 3 rigori, il debutto di Osimhen e la zampata del Pocho: gli ultimi 10 Parma-Napoli

Bruno Stampa

Il poker che abbiamo appena ripercorso era arrivato dopo tre anni senza sfide tra le due squadre. Il Parma era infatti neopromosso dalla Serie B, arrivata dopo il triplo salto dalla D. Quello che si disputa il 10 maggio 2015 è il penultimo impegno prima del clamoroso fallimento e la ripartenza dai dilettanti. Nonostante ci fosse piena consapevolezza su quanto fosse vicino il baratro e nonostante la retrocessione già scritta,  gli uomini di Roberto Donadoni si rivelano un'asperità estremamente insidiosa sulla strada del Napoli: gli azzurri, allenati da Rafa Benitez hanno la possibilità di portarsi a -2 dalla Roma, in una lotta per la Champions senza esclusione di colpi che vede protagoniste Roma, Lazio e Fiorentina oltre al già citato Napoli. Il Napoli fa turnover, anche perché la partita è in mezzo alle due semifinali di Europa League contro gli ucraini del Dnipro e pagherà forse anche questo. A sbloccarla è il napoletano Raffaele Palladino al nono minuto, gol al quale replica il Napoli con Manolo Gabbiadini al ventottesimo. Passa una manciata di minuti, appena cinque, e il Parma esulta di nuovo grazie a una sassata di Jorquera che batte Andujar sugli sviluppi di una punizione. A fissare il punteggio sul 2-2, ci pensa Dries Mertens che, con una serpentina delle sue, beffa Mirante e pareggia i conti. Non basteranno i cambi, finisce clamorosamente in parità contro un Parma che, col fuoco amico dell'ex Donadoni e Palladino, brucia la compagine partenopea.