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Palmeri: “Difficile tornare a giocare in tempi brevi. Un altro giocatore positivo al virus e salterebbe di nuovo tutto”

Palmeri: “Difficile tornare a giocare in tempi brevi. Un altro giocatore positivo al virus e salterebbe di nuovo tutto”

Tancredi Palmeri si è espresso su TMW, nel suo editoriale, sulla possibile ripresa del campionato.    Le parole di Palmeri “Mettiamo le cose molto in chiaro, e molto direttamente. Ogni discussione sul futuro prossimo del calcio...

Mattia Fele

Tancredi Palmeri si è espresso su TMW, nel suo editoriale, sulla possibile ripresa del campionato. 

Le parole di Palmeri

Palmeri: “Difficile tornare a giocare in tempi brevi. Un altro giocatore positivo al virus e salterebbe di nuovo tutto”

"Mettiamo le cose molto in chiaro, e molto direttamente. Ogni discussione sul futuro prossimo del calcio dovrebbe avere il pudore di tenere presente la realtà che stiamo vivendo. E' ben lecito tenere a cuore la propria continuità, ed è assolutamente ragionevole prepararsi alla ripresa, e dunque fare in modo di farsi trovare pronti per quando sarà il momento (se verrà...). Ma quello che sembra stia ancora per mancare, di nuovo, al calcio, è il senso della realtà circostante. Un vizio che può essere anche un vezzo detestabile ma condonabile in tempi normali, ma non sicuramente in tempi straordinari, anzi unici, come quelli che stiamo vivendo.

Non siamo fortunatamente ai livelli del lugubre balletto di inizio marzo, quando il miserabile tira e molla sulle porte aperte mentre il mondo attorno implodeva ha scritto la pagina più squallida della storia del calcio italiano, anche oltre calciopoli e il calcio-scommesse. Ma se pensavate che l'incapacità dirigenziale del calcio in Italia avrebbe dato un scatto in avanti in tempi d'emergenza dovrete ricredervi.

Sulle decisioni della Lega

Due sono le cose su cui deve decidere: la riduzione dei costi, e il piano di uscita da questa stagione – due decisioni certo importanti, ma non che in questi giorni nel calcio abbiano molto altro da fare. E per carità, non si vuole ridurre alla semplificazione, ma il problema è che ancora una volta si sta perdendo il senso della realtà. Perché bisognerebbe prendere decisioni avendo ben chiara una premessa di fondo ineludibile: altro che programmazione, la stagione è letteralmente appesa a un filo. E in queste condizioni, l'unica cosa che si può fare è approntare delle alternative, semplici e pronte, ma avendo chiaro a sé stessi, e mettendo in chiaro per tutti, che la probabilità di non tornare a giocare è probabilmente prossima al 90%. [...]

Morale della favola: non solo è tremendamente complicato tornare a giocare in tempi brevi (2 mesi da ora), ma a ripresa dell'attività sarà praticamente sufficiente che anche solo 1 giocatore, o 1 membro di uno staff tecnico, o 1 membro di un club, sia testato positivo, per provocare l'ulteriore sospensione del campionato, e a quel punto con la vera impossibilità di tornare in tempi utili".