Il Napoli vince contro il Verona, ma in campo convincono in pochi

Napoli-Verona, all'apparenza, poteva sembrare una gara senza storia vista la caratura degli azzurri rispetto agli scaligeri. Ma come il calcio ci insegna ogni domenica nulla è scontato, soprattuto con il Napoli di quest'anno.

Il Napoli vince contro il Verona, ma non convince nessuno

Di buono nella prestazione del Napoli c'è solo la rete meravigliosa di Kvaratskhelia. Una frase che racchiude i mille passi indietro fatti dagli azzurri in pochi mesi. Le cosiddette macerie di Garcia, sono state stagnate anche da Walter Mazzarri. Con il tecnico livornese la squadra ha fatto ulteriori passi indietro e non ammetterlo significa essere in malafede. Ieri, sia da casa che dallo stadio, tutti abbiamo visto il Verona di Baroni fare la partita al Maradona, una squadra in lotta per la "salvezza" ha prodotto gioco in casa dei campioni d'Italia. Gli azzurri di questa stagione sono l'esempio lampante di cosa significa involuzione, ricca di scelte sbagliate. Questa squadra è forte, ma non se lo ricorda neanche più; ormai vive di fiammate, giocate dei singoli, non riuscendo ad imbastire una azione pulita per andare a rete.

Una boccata d'aria

Oltre al gol di Kvara, l'altra nota positiva della gara sono gli acquisti del mercato di gennaio. Ngonge eMazzocchi su tutti hanno dato linfa ad una squadra a secco di entusiasmo. Questa è un'arma che il Napoli dovrà sfruttare per andare in Champions aspettando anche di vendere l'ultimo acquisto invernale che non ha ancora giocato con la maglia azzurra, ovvero Traorè. Con il suo inserimento ci si aspetta che la squadra salga di livello, anche se il mister l'ha lasciato in panchina. Perché anche se i risultati sorridono a Mazzarri il campo gli volta cento volte le spalle.

A cura Christian Marangio

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