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editoriali

Il cuore nello stomaco

NAPLES, ITALY - JANUARY 21: Lorenzo Insigne of Napoli celebrates after scoring the first goal during the Coppa Italia match between SSC Napoli and SS Lazio at Stadio San Paolo on January 21, 2020 in Naples, Italy.  (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

L'analisi di Napoli Lazio a cura di CalcioNapoli1926.it

Maria Ferriero

Dalle lacrime della settimana scorsa sembrerebbe essere nato un fiore. Quel bambino sugli spalti, in occasione della sconfitta rimediata contro la Fiorentina, aveva commosso il mondo con le sue lacrime. Un sentimento condiviso da tutti visto il deludente Napoli delle ultime uscite stagionali. Ma quelle lacrime sembrerebbero non essere state inutili perché hanno smosso sia la coscienza dei calciatori in campo, sia quella dei tifosi. Quest'ultimi, infatti, si sono fatti trovare pronti e contro la Lazio hanno deciso di tornare tutti sugli spalti del San Paolo. Si sono incitati a vicenda durante tutta la gara. Ai cori dei supporters rispondevano i calciatori in campo con azioni spettacolari (basterebbe contare solo i pali e le traverse sfiorate). Per tutta la gara i tifosi chiedono a gran voce la vittoria e chi decide di rispondere?

Proprio quel Lorenzo Insigne spesso protagonista di critiche ma che ha trovato la piena fiducia del tecnico Gattuso. Il napoletano torna al gol su azione in casa dopo quasi un anno di astinenza e non può farlo in un momento migliore. Quando il buio sembrava dovesse divorare tutto è arrivata una piccola lucina. La fiammella di Insigne va unita a quella di Ospina, totalmente ripreso dall'errore proprio contro i biancocelesti in campionato, a quella di Manolas, perentorio e sempre presente. A quella di Demme che appena arrivato dimostra di avere già la giusta fame per far bene in maglia azzurra ed ancora a quella di Zielinski che ha retto l'onda d'urto degli avversari quando, per espulsione di Hysaj e cambio forzato di Lobotka, si è trovato ad avere un solo compagno di reparto e ad occuparsi anche di sostenere la difesa.

Quante emozioni

Insomma qualcosa comincia a muoversi. Al di là della vittoria, stasera la prova corale ed individuale ha convinto. Dalle lacrime del bambini sugli spalti si è passati al sorriso e alla gioia. Ma soprattutto, dall'amarezza di vedere il gioco della squadra muoversi sempre nella stessa direzione, nella partita del San Paolo è tornata quella sensazione di ansia ad ogni azione avversaria, a quella reazione spontanea ad ogni errore o palo colpito. È tornata a farsi sentire un po' di passione per questa squadra e questo sport.

di Maria Ferriero

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