La fine del Mazzarri-bis, l’addio di Insigne e le doppiette di Higuain: gli ultimi 10 Napoli-Genoa

"Chi vince, scrive la storia: gli altri possono soltanto leggerla": così recita una massima pronunciata da uno dei personaggi calcistici più influenti del XXI secolo, il quale di nome fa "Antonio" e di cognome "Conte"; una frase riproposta dal tecnico salentino anche nel post-partita di Lecce-Napoli (gara svoltasi sabato 3 maggio 2025 e che ha visto trionfare la compagine partenopea con il risultato di 0-1), poiché il presente parla chiaro: al club campano mancano tre passi (ergo, tre giornate di campionato) per completare l'ultimo capitolo del libro dedicato al 4° Scudetto della (quasi) centenaria storia azzurra. Il primo di questi "tre passi" è rappresentato dalla sfida con il Genoa di Patrick Vieira, in programma domani, domenica 11 maggio, alle 20:45, nonché valevole per il 36° turno dell'annuale edizione della Serie A. A tal proposito, quello che andrà in scena questo weekend sarà il 52° confronto tra la formazione partenopea e quella ligure nella massima divisione italiana sotto i riflettori dello Stadio Diego Armando Maradona (denominato "Stadio San Paolo" fino alla scomparsa de "El Pibe de Oro", datata 25 novembre 2020): nelle precedenti 51 battaglie, il Napoli ha trionfato 26 volte, mentre il Genoa appena 7; nel mezzo, 18 pareggi. Fatta questa breve disamina, tuffiamoci in un viaggio che spazia tra gli anni '10 e gli anni '20 del secolo corrente in cui ripercorriamo gli ultimi dieci Napoli-Genoa passati agli archivi. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/Le8JSeAG-AQ?si=3h77aTuEQYDKtaHa"] Partiamo (come di consueto) dall'incontro più recente: quello della (maledetta) annata 2023/24. Il risvolto di quei dodici mesi lo abbiamo (purtroppo) imparato tutti a memoria: 10° posto con 53 punti; ergo: Napoli fuori da ogni competizione europea. Tre gli allenatori passati tra agosto 2023 e maggio 2024 sulla panchina partenopea: Rudi Garcia, Walter Mazzarri (un ritorno che ha rischiato di macchiare il memorabile quadriennio trascorso da quest'ultimo ai piedi del Vesuvio tra la fine del 2009 e la prima metà del 2013) e Francesco Calzona. Ponendo l'attenzione sul "Mazzarri-bis", lo scontro con il Genoa di Alberto Gilardino, datato 17 febbraio 2024 e valido per la 25ª giornata di Serie A, segna la fine del secondo periodo vissuto dal mister di San Vincenzo in qualità di guida tecnica del club azzurro. 1-1 l'esito conclusivo dei 90' regolamentari: Cyril Ngonge pareggia (a tempo scudetto) il vantaggio iniziale del Grifone firmato "Morten Frendrup", ma ciò non basterà a evitare l'esonero del tecnico toscano, che verrà ufficializzato dal presidente Aurelio De Laurentiis un paio di giorni più tardi. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/7P_h-MylcXM?si=swg1mS7JjSlfIAKh"] Il precedente tra Napoli e Genoa del 15 maggio 2022 è probabilmente il più emozionante da ricordare per la tifoseria partenopea tra i dieci che compongono quest'elenco: si tratta dell'ultima apparizione di Lorenzo Insigne nello Stadio Diego Armando Maradona con indosso i colori della sua squadra del cuore. Con un trasferimento (a parametro zero) già preannunciato nella finestra invernale di calciomercato di quella stagione ai canadesi del Toronto FC, per l'addio dell'allora capitano azzurro alla propria terra (prima di un saluto collettivo nel post-partita che si trasforma ben presto in un bagno di lacrime) viene organizzata una festa ad hoc: gli uomini di Luciano Spalletti, infatti, rifilano un sonoro 3-0 al Grifone (destinato alla retrocessione in Serie B), con Insigne autore del momentaneo 2-0 su rigore (da segnalare, tuttavia, un divertente aneddoto a riguardo: in un primo tentativo, "Lorenzo Il Magnifico" colpisce il palo e fallisce l'opportunità dagli undici metri; poi, grazie all'intervento del VAR che nota un'irregolarità nella battuta, il Fato gli concede la possibilità di ripresentarsi sul dischetto e, per sua gioia, stavolta non sbaglia). Una rete che consente al nativo di Frattamaggiore di raggiungere quota 122 gol con la maglia del Napoli: Marek Hamsik (fermo a 121) superato e 2ª posizione (dietro a Dries Mertens, che svetta a quota 148 reti) nella classifica dei marcatori all-time della Società Sportiva Calcio Napoli. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/Gz_5413uQEg?si=_G5c4oZu-r7zfd_1"] Dalla penultima giornata del campionato 2021/22 alla seconda dell'edizione 2020/21 di Serie A: sulla panchina azzurra non siede Luciano Spalletti, ma Gennaro Gattuso e il Napoli, chiamato a fronteggiare il Genoa targato "Rolando Maran" decide, senza alcun tipo di preavviso, di mutare una partita di calcio in un incontro di tennis. Il tabellone dello Stadio Diego Armando Maradona recita 6-0: a segno, in ordine di marcatura, Hirving Lozano (autore di una doppietta), Piotr Zielinski, Dries Mertens, Eljif Elmas e Matteo Politano. Purtroppo, tale annata si concluderà con un deludente 5° posto in classifica, a quota 77 punti (uno in meno rispetto alla Juventus 4ª) e, di conseguenza, con il mancato accesso alla successiva edizione della UEFA Champions League. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/LIQxLUWEP0U?si=dS_ZRHEoXTLrjKmG"] Gennaro Gattuso venne ingaggiato dalla Società Sportiva Calcio Napoli per occupare il ruolo di guida tecnica del team a partire dall'11 dicembre 2019: prima di lui, a sedere sulla panchina azzurra era Carlo Ancelotti. La fallimentare esperienza del mister di Reggiolo (preludio, a posteriori, della pandemia scoppiata a causa della diffusione del Covid-19) alle pendici del Vesuvio è ancora vivida nelle menti dei supporters partenopei e il confronto tra i campani e il Genoa di Thiago Motta, datato 9 novembre 2019, è una degna rappresentazione dell'aria di frustrazione che si respirava tra i vicoli della città in quel periodo: contro una squadra condannata a lottare per non retrocedere in cadetteria fino all'ultima giornata, il Napoli non va oltre un pareggio a reti bianche. Pochi gli avvenimenti interessanti da segnalare, se non un "miracolo" per parte: quello di Kalidou Koulibaly su tiro a botta sicura di Andrea Pinamonti e un intervento da cineteca effettuato da Ionut Radu per parare un colpo di testa di Eljif Elmas. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/ne_TH3kC-A4?si=xx5kkYnS_dpLCEMB"] Rimanendo in tema "esperienza fallimentare di Carlo Ancelotti alla guida della Società Sportiva Calcio Napoli", c'è un altro scontro con il Genoa (sempre in bilico tra la permanenza in Serie A e la retrocessione in cadetteria), risalente stavolta alla stagione 2018/19, a far da manifesto a quanto scritto negli ultimi due paragrafi: quello giocatosi nell'allora Stadio San Paolo in data 7 aprile 2019. Stefano Sturaro, centrocampista (in quel momento) in forza ai rossoblù, rimedia un'espulsione al 28° minuto del primo tempo. La partita si mette in discesa per i padroni di casa, che passano in vantaggio 6' più tardi grazie a un gioiello da fuori area di Dries Mertens; tuttavia, gli azzurri non si dimostreranno in grado di approfittare della superiorità numerica, in quanto il risultato finale equivarrà a un 1-1: di Darko Lazovic il gol siglato dal Grifone (sulla cui panchina figura Cesare Prandelli). [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/pn2cCIcncYI?si=i4K9qqdslozy4TUg"] Juventus 75; Napoli 73: così recitava la classifica del campionato 2017/18 di Serie A al termine della 29ª giornata. Come tutti sappiamo, lo Scudetto di quell'anno imboccherà l'autostrada per Torino (sponda bianconera), ma almeno per la sera del 18 marzo 2018, la Vecchia Signora, allenata da Massimiliano Allegri, aveva ancora l'undici di Maurizio Sarri ad alitargli sul collo in maniera alquanto fastidiosa: il merito è da attribuire a Raul Albiol, che al 72° minuto di gioco sbloccò una partita che sembrava destinata al pareggio e consentì ai partenopei di superare di misura (a onor di cronaca, per 1-0) il Genoa targato "Davide Ballardini". Un risultato che, in virtù del sorprendente 0-0 fatto registrare dalla Juventus in casa della neopromossa S.P.A.L. (acronimo per Società Polisportiva Ars et Labora), condusse il Napoli a -2 dalla vetta. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/x7d_UPowEf0?si=NYdNo8kj_Sd_n-Cv"] Il titolo di questo paragrafo è chiaramente goliardico, ma è un'espressione che potrebbe tranquillamente venir pronunciata da un tifoso azzurro più smemorato. Napoli-Genoa del 10 febbraio 2017 rappresenta lo scenario dell'unico gol (di due totali, poiché l'altro venne siglato agli ottavi di finale di Coppa Italia con lo Spezia) messo a referto in Serie A da Emanuele Giaccherini con indosso la maglia partenopea: l'esterno toscano, dopo la prima marcatura dell'incontro firmata "Piotr Zielinski" al 54° minuto di gioco, fissò (un quarto d'ora più tardi), con un tap-in vincente a porta vuota, il risultato della gara (che valse la 24ª giornata di campionato) sul definitivo 2-0 in favore della "banda Sarri". [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/BLQ4Arl0miY?si=-vM_PN82zVfWm8cs"] Altra stagione (2015/16), altra lotta serrata tra il Napoli di Maurizio Sarri e la Juventus targata "Massimiliano Allegri" per la conquista dello Scudetto. Anche in quell'occasione, purtroppo, il tricolore prese la direzione della sponda bianconera di Torino, ma al 20 marzo 2016, il destino era ancora tutto da scrivere: ne era conscio Gonzalo Higuain, mattatore di quella squadra e principale artefice del trionfo (in rimonta) per 3-1 degli azzurri con il Genoa di Gian Piero Gasperini. Dopo il vantaggio del Grifone arrivato al 10° minuto del primo con una saetta dal limite dell'area di rigore di Tomas Rincon, "El Pipita" salì in cattedra e ribaltò il risultato con il 28° e il 29° gol (di 36 totali, con i quali infrangerà il record di marcature in una singola annata di Serie A, detenuto fino a quel momento dallo svedese Gunnar Nordahl con 35 reti) del proprio campionato. Di Omar El Kaddouri il sigillo (primo e unico nei confini nazionali con indosso la maglia partenopea) che mise la parola "fine" all'incontro. Tre punti che consentirono al Napoli di mantenere salda la 2ª posizione in classifica a quota 67 punti, appena tre in meno rispetto alla Vecchia Signora capolista (a otto giornate dal traguardo). [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/QKfBDp92i0Q?si=UpaQ8Hg9fCSXOmig"] Sembra il 3 marzo 2016, ma è il 26 gennaio 2015: il Napoli batte ancora un Genoa allenato da Gian Piero Gasperini (e che concluderà la stagione con un sorprendente 6° posto in classifica) grazie a una doppietta di Gonzalo Higuain. Le uniche differenze da registrare sono la non presenza di Maurizio Sarri sulla panchina azzurra, bensì di Rafael Benitez, e il risultato finale: 2-1 invece che 3-1. "El Pipita" prima sfrutta un errore di Mattia Perin al 7° minuto del primo tempo, poi al 30° minuto della ripresa trasforma un calcio di rigore che vale i tre punti. Nel mezzo, la marcatura del Grifone firmata "Iago Falque". [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/A_wMiqv5FKI?si=CHtkvD0mQyD6lP5E"] Concludiamo questo nostro lungo, quanto intrattenente, viaggio decennale con il terzo Napoli-Genoa dell'elenco che termina con il risultato di 1-1; quest'ultimo, stavolta, risale all'anno 2014: il 24 febbraio, sotto i riflettori del fu Stadio San Paolo, Gian Piero Gasperini riesce a bloccare il primo undici azzurro targato "Rafael Benitez" su una situazione di parità al termine dei 90' regolamentari. Principale artefice di tale impresa è l'ex di giornata, tale Emanuele Calaiò: l'"Arciere" rende vana la marcatura del vantaggio azzurro firmata, ancora una volta, "Gonzalo Higuain" trasformando in gol una punizione da mozzare il fiato all'84° minuto di gioco. Il più classico dei gol dell'ex (per l'appunto) a cui non si può far altro che tributare un più che meritato applauso. A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News.