Il Festival dell'(euro)gol, l’arcobaleno di Esposito e il fulmine dal Paradiso: gli 8 Monza-Napoli

“Il grande dono della Pasqua è la speranza": così recita una massima del compianto arcivescovo britannico Basil Hume. Un "dono", per l'appunto, che Antonio Conte e il suo Napoli hanno l'obbligo di trasformare in una ricompensa concreta (al fine di rimanere in scia dell'Inter capolista e, di conseguenza, in corsa per la conquista del 4° Scudetto) alla vigilia del giorno della resurrezione di Cristo, quando saranno ospiti, alle 18:00, allo Stadio Brianteo di Monza (gara che sarà valevole per la 33ª giornata del campionato 2024/25 di Serie A). Gli uomini di mister Nesta sono ormai destinati a una deprimente retrocessione in cadetteria, complice l'ultima posizione in classifica con soli 15 punti, undici in meno rispetto al Lecce terzultimo (a sei giornate dal termine); tuttavia, resta una trasferta che gli azzurri non devono commettere lo sciocco errore di sottovalutare per alcun motivo. Nonostante la memoria possa trarre in inganno, quello di sabato 19 aprile 2025 sarà appena il 9° confronto (tenendo conto di tutte le competizioni, ossia Serie A, Serie B e Coppa Italia) tra Monza e Napoli a disputarsi nella provincia della Brianza. Il primo risale (addirittura) alla stagione 1961/62, mentre l'ultimo (come vedremo a breve) è piuttosto fresco nella memoria degli appassionati. Fatta questa breve disamina, tuffiamoci in un viaggio che spazia tra sette decenni in cui ripercorriamo tutti gli otto Monza-Napoli passati agli archivi. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/EiM7Tkzzk60?si=mXitsOIld12VEhIh"] Partiamo dalla sfida più recente: una delle poche (pochissime) note positive dell'annata 2023/24 targata "SSC Napoli". Nel primo pomeriggio (più precisamente, alle 15:00) di domenica 7 aprile 2024, gli azzurri, guidati da Francesco Calzona (terzo allenatore della stagione dopo gli esonerati Rudi Garcia e Walter Mazzarri), fanno capolino allo Stadio Brianteo di Monza per dar vita a uno scontro valevole per la 31ª giornata dell'annuale campionato di Serie A. La partita comincia in salita per gli ospiti: al 9° minuto del primo tempo, Milan Djuric svetta di testa su Juan Jesus e firma il vantaggio brianzolo. Nella ripresa, dopo 10', Victor Osimhen pareggia i conti in egual maniera. Dopodiché, Matteo Politano, Piotr Zielinski e Andrea Colpani (rispettivamente al 57°, al 61° e al 62° minuto di gioco) inaugurano il "Festival dell'(euro)gol": tre marcature tanto belle da poter concorrere per il Premio Puskas, seguite, quando l'orologio segna che sono trascorsi 69', da un tap-in vincente di Giacomo Raspadori. Il Napoli esce vincitore, con il risultato di 2-4, dalla trasferta lombarda e si regala (eccezionalmente) un weekend di sorrisi all'interno di dodici mesi che avranno come risvolto finale un deludente 10° posto in classifica con soli 53 punti racimolati in 38 partite. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/vQkzk0GRhHM?si=im1-ay2KvmbAD0P9"] Circa un anno addietro, il 14 maggio 2023, Monza e Napoli scrivono la storia: per la prima volta, le due compagini si affrontano in una gara di Serie A (a onor di cronaca, la 35ª di quel torneo), complice la prima partecipazione in assoluto dei brianzoli alla massima lega italiana. Squadra ospitante, sulla cui panchina siede sempre Raffaele Palladino, che si toglie anche la soddisfazione di battere i (nuovi) campioni d'Italia (laureatisi come tali in data giovedì 4 maggio grazie al pareggio conseguito per 1-1 in casa dell'Udinese): Dany Mota al 18° minuto del primo tempo e l'ex di turno Andrea Petagna al 9° minuto della ripresa impartiscono alla corazzata di Luciano Spalletti la 4ª (e ultima) sconfitta (completamente indolore) del loro campionato. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/e1cYRvxQLxY?si=SwUFML1NhpTPmITA"] Facciamo un tuffo nel passato di circa ventitré anni e mezzo e dal maggio 2023 ci troviamo catapultati sempre nello Stadio Brianteo, ma nell'ancor più lontano 5 settembre 1999: il Monza, allenato da Pierluigi Frosio, ospita il Napoli targato "Walter Novellino". La gara è valevole per la 2ª giornata del campionato 1999/00 di Serie B e... basta: la narrazione dell'incontro potrebbe anche terminare qui dato che l'esito conclusivo risulta essere uno scialbo 0-0. Da segnalare unicamente come, a fine stagione, i partenopei centreranno la promozione nella prima divisione nostrana grazie a un 4° posto frutto di 63 punti raccolti in 38 partite. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/5ICpEPhSxis?si=Wtdgp8H1CxCH-HYd"] Altra annata, altro confronto avvenuto nella decade '90-99 e altra battaglia tra Monza e Napoli valida per un turno (il 17°) di campionato (1998/99) di Serie B: in una fredda domenica d'inverno (più precisamente, il 10 gennaio 1999), gli azzurri di Renzo Ulivieri espugnano di misura (a onor di cronaca, per 0-1) lo Stadio Brianteo. Decisiva una perla dalla lunga distanza del centrocampista italiano Angelo Paradiso al 63° minuto. [embedcontent src="youtube" url="https://youtu.be/KnhBA7XuzbA?si=mmS0a2DY0sVMzm23"] Ancora un sofferto, ma soddisfacente, 0-1 in favore del Napoli, con l'unica differenza che lo scenario in cui si svolge la sfida tra i partenopei e il Monza è l'edizione 1996/97 di Coppa Italia. Al 2° turno del torneo, in data 28 agosto 1996, un capolavoro realizzato su calcio di punizione da Massimiliano Esposito al 73° minuto di gioco consente agli uomini di Luigi Simoni di accedere agli ottavi di finale. Gli azzurri, in maniera totalmente inaspettata, arriveranno a un passo dall'impresa: dopo aver eliminato il Pescara al 3° turno, la Lazio ai quarti di finale e l'Inter (alla lotteria dei rigori) in semifinale, il Napoli crollerà nel duplice atto finale con il Vicenza di Francesco Guidolin (vittoria per 1-0 all'andata, netta sconfitta per 3-0 al ritorno e, dunque, un complessivo di 3-1 in favore dei biancorossi). Per i capitoli finali di questo lungo viaggio, c'è spazio anche per un trittico di scontri che hanno avuto luogo in Serie B nella prima metà degli anni '60. Il primo è datato 14 febbraio 1965: il Monza di Vittorio Malagoli (nella cornice dell'allora Stadio Gino Alfonso Sada, che cambierà poi nome in "Stadio Brianteo" nell'estate del 1988) dà filo da torcere al Napoli, la cui guida tecnica è l'italo-argentino Bruno Pesaola; infatti, gli azzurri inciampano in terra lombarda e pareggiano per 1-1: vantaggio brianzolo firmato "Ermanno Cristin" sul finire del primo tempo, rete del pari messa a segno (su rigore) dal centrocampista Angelo Spanio al 17° minuto della ripresa. Al termine della stagione, il Napoli agguanterà la promozione in Serie A grazie a un 2° posto raggiunto totalizzando 48 punti in 38 giornate di campionato, mentre il Monza riuscirà nell'impresa di evitare la retrocessione in Serie C a discapito del Bari (terzultimo con 33 punti), che fece registrare un punteggio inferiore degli uomini di mister Malagoli di una singola lunghezza. Proseguiamo con la seconda delle tre sfide provenienti dalla decade '60-69. Nella stagione 1963/64, Monza (o meglio, il Simmenthal-Monza, chiamato così per motivi di sponsorizzazione) e Napoli (all'epoca ancora "Associazione Sportiva Napoli" e retrocesso in cadetteria pochi mesi addietro) si affrontano nella giornata d'apertura dell'annuale campionato di Serie B. Anche stavolta, il tabellino dell'incontro segna 1-1 come risultato finale: al 21° minuto di gioco, la mezzala d'attacco Severino Lojodice rende vano il vantaggio partenopeo siglato da Glauco Gilardoni dopo appena 5' dal fischio d'inizio. È il preludio di un'annata avara di soddisfazioni per il Napoli, che fallirà l'immediato ritorno in Serie A e si piazzerà all'8° posto in classifica con 39 punti. Concludiamo, infine, con l'ultima battaglia che va a comporre il trio di partite tra (Simmenthal-)Monza e Napoli svoltesi sotto i riflettori dello Stadio Gino Alfonso Sada a inizio anni '60. 22 aprile 1962: i campani, ancora una volta allenati da Bruno Pesaola, superano di misura (a onor di cronaca, per 0-1) i rivali dell'estremo Nord grazie a una rete messa a referto dal difensore (nonché capitano) Pierluigi Ronzon intorno alla mezz'ora del primo tempo. Una stagione, quella 1961/62, che si rivelerà essere (a dir poco) trionfale per il club di Partenope: oltre alla promozione in Serie A (frutto di un 2° posto con 43 punti totalizzati), infatti, gli azzurri porranno in bacheca la prima Coppa Italia della propria storia (vinta eliminando, nel seguente ordine, Alessandria, Sampdoria, Torino, Roma, Mantova e battendo in finale la S.P.A.L. di Serafino Montanari). Quella del Napoli resta ancora oggi l'unico successo di un team partecipante a un campionato di Serie B nella coppa nazionale nostrana. CalcioNapoli1926.it è stato selezionato da Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici anche su Google News.