Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

editoriali

Cinque momenti chiave di Fiorentina-Napoli che dicono molto più del risultato

napoli

Fiorentina Napoli in... cinque instantanee

Giovanni Ibello

In questo breve contributo vi proponiamo cinque momenti (cinque istantanee perlopiù) di Fiorentina-Napoli che forse vi sono sfuggiti e che - a giudicare dal parere di chi scrive - affrescano perfettamente lo spirito, l'indole battagliera del nuovo Napoli targato Luciano Spalletti.

Minuto 55': Bonaventura crossa nel cuore dell'area napoletana: Osimhen ci mette una pezza salvando il risultato. Il verdetto? Semplice, dopo quasi dieci anni di interregno il Napoli ritrova il suo Cavani, il nove tuttocampista che non vale solo un gol in più a inizio gara, ma anche un uomo in più rispetto agli avversari. Che giocatore, ragazzi... onnipresente. Con Victor in campo si gioca in dodici.

Fiorentina-Napoli in... cinque istantanee

Koulibaly insulti

Minuto 56': Rrahmani salva in spaccata. Era praticamente un gol fatto. Ed è trascendentale il percorso di crescita del centrale kosovaro: segna a ripetizione, domina la retroguardia, imposta il gioco e - quando è necessario - si immola per difendere la sua porta (ha fatto lo stesso a Genova contro la Samp, rialzandosi dopo aver preso una pallonata in pieno viso). C'è solo un termine che lo può definire con coerenza: è commovente.

Minuto 73': Koulibaly umilia Vlahovic con un anticipo sontuoso (per la verità se consideriamo il solo duello tra i due, il senegalese vince con uno KO tecnico). Veniamo adesso all'episodio: mancano 20 minuti alla fine della partita ma quell'intervento mette la ceralacca sul match. Il serbo lascia il campo "con le ossa rotte". Kalidou gli ha fatto capire che ha ancora tanto da lavorare (a Napoli diremmo, passateci la battuta, che "feta ancora 'e latte"). Muro invalicabile!

Minuto 82': Politano esulta con Anguissa e Di Lorenzo per aver guadagnato una semplice rimessa da fondo campo. Signori, questa si chiama mentalità vincente. Non ci sono altre parole. Spalletti ha veramente lavorato ai fianchi questa squadra. E non c'è dubbio che i meriti di questo rinnovamento psicologico siano principalmente i suoi. Ora il Napoli è diventato un gruppo che crede ciecamente nei propri mezzi.

Fischio finale: esultare in faccia ai razzisti è una gioia che non ha termini di paragone. Un messaggio alle bestie del Franchi: voi submentali siete stati condannati dalla natura, la stessa che ha premiato oltre misura il muro d'ebano che sta facendo grande il Napoli (Koulibaly, Anguissa, Osimhen). Cari saluti.

A cura di Giovanni Ibello