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Il diamante azzurro

Elmas, gol da record allo Spartak: ora può dimostrare di non essere più un diamante grezzo

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Eljif Elmas, un predestinato, un diamante che non vuole più essere grezzo

Sara Ghezzi

Il 24 luglio del 2019 il Napoli ha ufficializzato l’acquisto di un ragazzino macedone versando 16 milioni nelle casse del Fenerbahce. Si trattava di Eljif Elmas, in teoria un centrocampista, in pratica un tuttocampista. Il ragazzino è arrivato in Italia tra i mille dubbi. In pochi conoscevano le sue gesta, eppure appena lo si è visto in azione non si è potuto fare a meno di definirlo un diamante. Infondo è scritto nel suo nome.

Il predestinato non brilla nella sua prima stagione napoletana

Elmas, gol da record allo Spartak: ora può dimostrare di non essere più un diamante grezzo- immagine 2

Elmas è un predestinato che non riesce ancora a mostrare a pieno il suo talento, non è chiaro se per la sua giovane età, è del 1999 o perché su quel campo che tanto ama non ha ancora trovato il suo ruolo preferito. La sua prima stagione in azzurro non è stata esaltante, ha trovato poco spazio, difficoltà di ambientamento e soprattutto si è ritrovato nel marasma ancelottiano. Con l’arrivo di Gattuso le cose non sono andate, e così il suo primo anno all’ombra del Vesuvio si è concluso con 37 presenze in totale tra campionato, Coppa Italia e Champions League e un solo gol messo a segno.

La sua seconda stagione a Napoli

Elmas, gol da record allo Spartak: ora può dimostrare di non essere più un diamante grezzo- immagine 3

(Getty Images)

La sua seconda stagione in azzurro non è andata meglio. Eljif fatica a trovare una posizione in campo e anche mister Gattuso non riesce a cucirgli addosso il ruolo migliore per lui. Spesso lo ha schierato come esterno d’attacco al posto di Insigne o come trequartista, ma probabilmente il ruolo che più preferisce è quello di mezzala sinistra. Elmas ha grandi capacità di inserimento, è veloce, ha un buon tiro, un ottimo controllo della palla e sa dribblare, eppure tutte queste qualità non riesce ancora a domarle. Dalla sua ha l’età perché 22 anni sono ancora pochi per definire un giocatore, ma gli manca sempre quel passo.

L'arrivo di Spalletti che può cambiare il suo destino

Allenamento spalletti

Spalletti sta provando a prenderlo per mano per fargli fare l'ultimo passo per diventare grande. Il tecnico toscano dal suo arrivo ha sempre mostrato la sua stima per il ragazzo, riconoscendogli il suo grande talento, quello di un diamante ma ancora grezzo. Per questo motivo vuole lavorare con lui, facendolo esplodere completamente. In primis gli ha dato un ruolo ben definito: Eljif è un centrocampista e lì giocherà. Poi gli ha dato fiducia, infatti è partito titolare alla prima contro il Venezia siglando anche il gol del definitivo 2 a 0. Ma non solo, la sua prestazione ha fatto ben sperare tutti, poi è tornato a perdersi, offrendo prestazioni che non danno giusto merito al suo talento. Troppo spesso perde contatto con la partita, sbagliando passaggi semplici oppure lo si vede incaponirsi in azioni che non portano a molto.

Anche contro lo Spartak Mosca dopo aver siglato il gol lampo è sparito dai radar e su questo lavorerà Spalletti. Perché il tecnico toscano non ama vedere il talento gettato al vento soprattutto quando ci crede con tutto se stesso come nel caso di Elmas. Il predestinato, il diamante che ancora non riesce a togliersi di dosso quell’aggettivo “grezzo”. Il ragazzo su cui la Macedonia punta, il ragazzo su cui il Napoli punta, il ragazzo che non può non assecondare il destino che ha già deciso per lui.

A cura di Sara Ghezzi

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