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Il Braga è micidiale in transizione e ha ritrovato brillantezza: Banza da tener d’occhio

Il Braga è micidiale in transizione e ha ritrovato brillantezza: Banza da tener d’occhio - immagine 1
Nonostante il Braga venga da un buonissimo momento di forma in campionato, il Napoli è molto superiore come tasso tecnico: inciderà l'organizzazione e... le preventive
Mattia Fele
Mattia Fele Editorialista 

Differentemente da quanto accadde nella sfida all'Union, il Napoli stavolta affronterà (questa sera, ore 21 ndr) una squadra molto in forma nel suo campionato nazionale. Il Braga viene da 4 vittorie importanti di fila, gestite con un buono gioco e grande brillantezza da parte degli uomini chiave. Il 4-2-3-1 di Jorge sta mettendo in subbuglio le difese con la sua verticalità e - come detto - con la velocità dei suoi esterni, che pure in Portogallo non diedero poco fastidio all'allora Napoli di Garcia. In quell'occasione, vittoria risicata con un'autorete e tanti (tantissimi) tiri in porta concessi ai biancorossi.

Ma è troppo cruciale

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Il Napoli questa non può proprio sbagliarla. Vincere significherebbe qualificarsi nel girone come seconda forza, chiaramente attendendo un sorteggio clamorosamente sfavorevole ma assorbendo nelle proprie tasche fior fior di bonus per il passaggio alla fase successiva. Oltre alla risalita nel ranking che bene fa anche all'Italia come nazione. Il Braga arriva a questa sfida con delle certezze improvvisamente ritrovate soprattutto nel cinismo della finalizzazione, nella spettacolarità delle azioni offensive. Nella coralità dell'azione offensiva. Contro il Napoli all'andata (era settembre ndr) le occasioni fioccavano ma non venivano per nulla concluse con precisione, problematica che ora sta affiorando potentemente nel Napoli stesso. Kvaratskhelia docet. In recupero palla, il Braga cerca subito di innescare Djalo e Bruma e di andare agli uno-contro-uno sulle fasce. Anche qui, proprio i punti di fragilità maggiore che sta esibendo il Napoli. Marcature preventive disattente, reparti che dopo l'ora di gioco iniziano a diventare fluidi, larghi e ampi. Uno status mentale di paura che si intravede nel linguaggio del corpo pure quando gli azzurri hanno il pallone. In questo senso, Jorge di certo proverà ad aspettare con la sua linea di non-possesso 4-4-1-1 per poi lanciarsi in profondità con tutta la brillantezza che ora non manca. E sarà pericoloso se il Napoli non sarà compatto e solido come ha chiesto Mazzarri ieri in conferenza.


La stella

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Nonostante nessun calciatore brilli per grandissime doti tecniche, tra i portoghesi un interessante profilo è quello di Banza. Il francese è andato a segno in 13 occasioni, proprio in 13 presenza. Una media di un gol a partita che è spaventosa, se si considera che è Abel Ruiz il centravanti titolare (dalla cantera del Barcellona, ma non si evince troppo da alcune prestazioni ndr). Banza è sicuramente un giocatore da tenere d'occhio anche se non è proprio il classico 9 sguizzante che scappa dalle marcature, e ultimamente il Napoli sta dimostrando che - paradossalmente - si trova meglio a difendere di reparto assorbendo movimenti senza riferimento piuttosto che prendere e dividersi gli uomini che riempiono l'area. Lo ha mostrato Rrahmani con Gatti e prima con Giroud (due volte) e potremmo elencare altre occasioni che non citiamo per non essere tacciati di accanimento. Il punto è che gli individui più forti ce li ha il Napoli ma il collettivo più entusiasta e consapevole al momento sembra essere quello di Jorge. Servirà grande serietà.

Di Mattia Fele

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