Ad oggi il Napoli ha dimostrato di essere più forte di tutto ciò, proprio come quella magnifica squadra di Maradona del primo scudetto. La banda Conte è cinica, l'abbiamo detto a più riprese: sa quando colpire, sa come soffrire, e le altre iniziano a temere gli azzurri. Il Napoli stando lassù non si farà venire le vertigini: il sergente Antonio a Castel Volturno striglierà tutti. Testa bassa e pedalare sarà il motto, proprio come accaduto fino ad oggi. Infatti, questa è la forza del gruppo azzurro: insieme si è ripartiti dopo un'annata disastrosa. Ora si può fare ancora qualcosa di grande, di storico, o almeno ci si può provare. L'obiettivo resta ritornare in Champions per continuare gli investimenti e il percorso di crescita intrapreso lo scorso luglio.Inutile soffermarsi sui singoli: Kvara, Lukaku, McTominay, Buongiorno, Neres e il resto della compagnia. L'elenco è lungo e sarebbe banale. Così come sarebbe banale parlare della profondità della rosa di questo Napoli. L'aspetto interessante, invece, è quel carattere che sta formando un DNA da vincente in questa squadra. Questo è il punto cruciale che può far pronunciare la parola scudetto. Certo, è presto: ma le basi ci sono. Anche se bisogna dirlo: Diego ha sempre avuto ragione, stiamo giocando contro tutti quanti.
A cura di Giovanni Frezzetti
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