La cronaca del match
—La partita visse subito il primo sussulto al settimo minuto quando Fabio Quagliarella, alla sua unica stagione in azzurro, scagliò un tiro incredibile alla Maradona dai trenta metri che fulminò l'incolpevole Ferdinando Coppola, portiere cresciuto proprio al Napoli per ironia della sorte, con il pallone che baciò l'incrocio dei pali. Nei successivi 41 minuti, gli uomini di Mazzarri si limitarono a gestire il risultato con grande efficacia come loro solito e i tentativi della squadra allenata allora da Antonio Conte si rivelarono vani e, infatti, gli azzurri dopo aver fallito il raddoppio con Quagliarella a tu per tu con Coppola passarono di nuovo: calcio d'angolo battuto magistralmente da Marek Hamsik e capocciata di Michele Pazienza, uno dei tanti azzurri rivitalizzati da Mazzarri, a battere di nuovo Coppola.
La stagione 2009/10
—Nella successiva mezz'ora non accadde più nulla e gli azzurri si portarono al quarto posto con 30 punti, per la prima volta in zona Champions, facendo sprofondare nel baratro la Dea e Antonio Conte, il quale fu esonerato dopo quel match e sostituito da Bonacina ad interim e poi da Bortolo Mutti, che non riuscì ad evitare la retrocessione degli orobici in Serie B, ad oggi l'ultima della storia della Dea. Il Napoli, invece, arrivò sesto in classifica con 59 punti che valsero un posto in Europa League.
A cura di Domenico D'Ausilio
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