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Il tuttocampista azzurro

Nato nel segno di Ronaldinho, ora è “le 6 propre”: Anguissa, dalle strade del Camerun al Maradona

Andre-Frank Zambo Anguissa (Photo by Adam Davy - Pool/Getty Images)

Il nuovo acquisto del Napoli ha una storia bella e ricca di andirivieni: ora ha la sua grande chance

Giovanni Frezzetti

Ormai è fatta: Zambo Anguissa sarà un nuovo calciatore del Napoli. Dopo mesi a cercare il profilo giusto, Giuntoli ha pescato più che ne con il centrocampista camerunese. Chi pensa che sia un sostituto di Bakayoko (lo è numericamente) si sbaglia. Anguissa non è solo in centrocampista di rottura, ma ha anche una tecnica e una progressione da mezzala.

Nato nel segno di Ronaldinho, ora è “le 6 propre”: ecco chi è Anguissa

 (Getty Images)

Anguissa, 25 anni, 26 a novembre, dunque, non ha nulla a che vedere con Bakayoko. Zambo è un centrocampista di corsa e dinamismo, ma ha anche tanta tecnica: la scorsa stagione è stato il terzo miglior dribblatore della Premier. Con la palla tra i piedi ha una grande padronanza tecnica; senza palla è un instancabile corridore che recupera tanti palloni. Non è un vero e proprio regista, ma negli anni ha affinato la sua tecnica nei passaggi ed ama molto partecipare alla manovra offensiva. Insomma, è un vero e proprio tuttocampista. Sicuramente Luciano Spalletti saprà ritagliargli il giusto posto in campo nel suo Napoli. Come calciatore lo scopriremo strada facendo, ma sicuramente la sua storia di vita merita un approfondimento.

Zambo è nato in Camerun, nella capitale Yaoundé, nel quartiere che porta lo stesso nome della sua famiglia: Anguissa. Il calcio diventa subito la sua passione e gioca per le strade della sua città con il numero dieci sulle spalle. Per questo, inizia ad essere paragonato al numero 10 per eccellenza dell’epoca: Ronaldinho. Ma si sa, il calcio porta a cambiare le posizioni in campo: alle volte nasci attaccante e tu ritrovi in difesa. Difatti, la sua carriera ha una svolta quando nel 2013 partecipa a un torneo giovanile e viene notato da un emissario che lo porta immediatamente in uno dei club più prestigiosi del Camerun: il Coton Sport.

Ed ecco che cambia ruolo, spostandosi qualche metro indietro. Tutto ciò gli fa guadagnare un palcoscenico ancora più importante rispetto al Coton Sport: Anguissa diventa di “le 6 propre” (il classico 6) e viene convocato dalla nazionale Under 20. Ovviamente, viene immediatamente notato dagli osservatori del Reims, squadra della Ligue 1: a soli 18 anni si trova catapultato in Francia. Un anno nelle giovanili del club francese gli vale la chiamata di uno dei club più prestigiosi del Paese: il Marsiglia. Qualche presenza durante l’anno, ma è verso la fine della stagione che inizia a farsi notare.

Dal 2016-17 inizia a giocare stabilmente titolare, ed è soprattutto con Rudi Garcia in panchina che si guadagna le luci della ribalta. Infatti, nella stagione successiva, sotto la guida dell’ex allenatore della Roma, Anguissa diventa il giocatore con più presenze nel Marsiglia in tutto il campionato. È sempre scrupoloso è ha voglia di migliorare: agli allenamenti è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Zambo chiede sempre consigli con grande umiltà: vuole che gli si vengano spiegati i suoi errori. Proprio grazie a Garcia colma le sue lacune tattiche e a correre molto meno a vuoto: sa dosare le energie per recuperare palloni e far ripartire l’azione. Le sue prestazioni negli anni al Marsiglia gli valgono la convocazione in nazionale, ed anche alla Confederations Cup, dove trova la il suo primo gol con la maglia del Camerun.

Zambo in Premier: arriva l'offerta folle del Fulham

Tutto questo porta il Fulham, squadra di Premier League, a fare un’offerta folle per il suo cartellino: circa 30 milioni di euro. Il Marsiglia non può resistere a questa cifra, e Anguissa vola a Londra. Ma nella capitale britannica le cose non vanno per il verso giusto. La squadra fatica e cambia 3 allenatori, tra i quali anche Claudio Ranieri. Il Fulham va a picco e retrocede aritmeticamente con ben cinque giornate di anticipo. Anguissa colleziona ventidue presenze: un infortunio gli fa saltare tante partite tra novembre e febbraio.

L’anno dopo va in presidio con diritto di riscatto al Villarreal, in Spagna. Una nuova esperienza per Anguissa. Una stagione altalenante per Zambo, ma la squadra a fine anno arriva al quinto posto, mancando la qualificazione in Champions. Il club non lo riscatta, e lui torna al Fulham che intanto ha guadagnato la promozione in Premier League. Gioca una stagione da protagonista, ma ciò non basta al club londinese per evitare una nuova retrocessione. Nessuno sembra più interessarsi a Zambo: resta al Fulham in Champions (la Serie B inglese). Proprio in questa stagione ha giocato solo spezzoni di partita, una grossa delusione.

Ma le cose belle arrivano quando meno te l’aspetti: ecco la chiamata del Napoli, in prestito. Anguissa sa che questa è la sua chance: ora o mai più. Deve convincere Spalletti e la dirigenza durante questa stagione per guadagnarsi il riscatto (cifra intorno ai 10 milioni). Ronaldinho è un ricordo passato, ora serve concretezza per guadagnarsi spazio nel club partenopeo. Ma Anguissa l’ha già fatto in passato: il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene dagli allenamenti. Ha le caratteristiche umane che piacciono a Luciano Spalletti. Zambo, come da bambino, tornerà a vivere un sogno vestendo la maglia del Napoli e giocando nello stadio intitolato a Diego Armando Maradona. La sua occasione è arrivata nuovamente: tra le stelle c’è il nome di Anguissa, ora sta a lui farle brillare.

A cura di Giovanni Frezzetti

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