27 gennaio 2013. Si gioca Juventus – Genoa e l’arbitro è Guida di Torre Annunziata, comune in provincia di Napoli. Finisce 1-1, come pochi giorni fa.
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M. Zuccone: “Napoli-Empoli: l’arbitraggio che ti aspetti…”
Ad arbitrare Napoli – Empoli ci sarà Luca Pairetto,è di Nichelino, piccolo comune in provincia di Torino...
Per un rigore reclamato dalla Juve al 94°, (la loro specialità) che però non venne concesso, successe l’inferno. Marotta protestò per le origini territoriali dell’arbitro.
“Per un arbitro come Guida di Torre Annunziata ci sono difficoltà a venire ad arbitrare la Juventus. … Al 94′ un arbitro della provincia di Napoli si è trovato in difficoltà… Così come è consigliabile che un arbitro di Novara non arbitri la Juventus, così un arbitro napoletano non deve venire ad arbitrare la Juventus.” – Immaginatevi un arbitro di Torino per il Napoli, cosa si direbbe? …Se si è deciso di non dare gli arbitri stessa della regione, ci sarà un motivo”.
https://www.panorama.it/sport/moviola-furia-juve-arbitro-napoletano/
Subito Tuttosport scavò nella vita dell’arbitro riesumando un’intervista di anni prima dove si riportava una simpatia di Guida per il Napoli.
Guida arbitrò ancora la Juve nel 2017 quando ne prese 3 dalla Sampdoria e la provenienza territoriale del direttore di gara fece insorgere la tifoseria e non solo: “Proprio il confronto a distanza con la squadra di Sarri ha fatto saltare la mosca al naso ai tifosi bianconeri che dopo alcune decisioni quantomeno dubbie di Guida hanno sottolineato come sia stato inopportuno far arbitrare una gara di tale importanza ad un direttore di gara proveniente proprio dalla provincia di Napoli”
https://www.ilbianconero.com/a/juve-senza-alibi-ma-guida-di-torre-annunziata-38649
Ora ad arbitrare Napoli – Empoli di domani sera ci sarà Luca Pairetto.
Luca Pairetto è di Nichelino, piccolo comune in provincia di Torino.
E già qui basterebbe citare Marotta, Tuttosport e i tremila siti bianconeri che parlarono di “inopportunità”.
Luca Pairetto è però anche figlio di Pierluigi Pairetto, ex arbitro ed ex designatore arbitrale della Serie A, squalificato dal CONI con sentenza definitiva per 2 anni e 6 mesi e condannato penalmente in appello a 2 anni di reclusione per aver truccato i sorteggi arbitrali allo scopo di favorire la Juventus e Moggi. Si salverà nel 2015 con la prescrizione.
La Corte dei conti ha poi condannato Pairetto a risarcire la FIGC con 800.000€ per il danno all’immagine.
Luca Pairetto è poi fratello di Alberto, che è un dipendente della Juventus.
Per la società bianconera è Head of Events, come si legge sul suo profilo Linkedin.
Cosa c’è di male? Ce lo spiegasse la Juventus, e ce lo spiegasse anche l’Associazione Italiana Arbitri che nel suo codice etico e di comportamento al paragrafo 6 comma 3 denominato “conflitto d’interesse”,scrive:
L’ Associato si deve astenere dall’assumere decisioni, anche mediante la sua partecipazione alla loro adozione, o dallo svolgere qualsiasi attività, dalle quali possa risultare un conflitto, anche potenziale, tra gli interessi dell’Associazione e quelli personali propri dell’ Associato stesso e/o di persone a lui a diverso titolo collegate (familiari, conviventi, colleghi di lavoro, collaboratori, ecc.)
Ogni associato che abbia un qualsiasi interesse, avente contenuto economico o di altra natura, direttamente oppure indirettamente attraverso famigliari o persone con lui conviventi, con altre persone fisiche o persone giuridiche che operano, direttamente o indirettamente, nell’ambito della FIGC, delle Leghe e con società calcistiche, è tenuto a darne immediata informazione agli organi associativi di riferimento competenti in seno all’AIA.
https://www.aia-figc.it/download/regolamenti/codice_etico.pdf
Perché se sei nato in provincia di Napoli c’è il rischio che mandi a puttane la carriera perché simpatizzi per il Napoli e potresti finire per sfavorire una squadra che si contende con la stessa il titolo.
Mentre se sei di Torino e tuo padre è stato messo fuori perché faceva affari illeciti con la squadra della tua città mentre tuo fratello ci lavora proprio dentro, è tutto regolare.
Per completare l’opera al Var scende in campo Mazzoleni e sulla sua carriera non si può eccepire nulla.
Sia lui che il fratello Mario furono promossi nella massima categoria arbitrale per volere di Maurizio Mattei, che poi però radiò il fratello Mario perché si rifiutò di favorire la Lazio durante un match (come dichiarò a Striscia la Notizia lo stesso Mario Mazzoleni).
Con Paolo Silvio, invece, nessun problema.
Ma Mazzoleni è nella memoria di tanti tifosi Napoletani per una lunga serie di episodi.
Dall’espulsione di Domizzi e il rigore per l’Empoli (fallo commesso fuori area) nel 2008, al rigore su Bogliacino negato al Napoli durante Napoli – Cagliari nel 2010, passando per Napoli – Brescia del marzo 2011 dove riuscì a non vedere 2 rigori netti per il Napoli fino allo spettacolare Parma-Napoli del 2011 nella quale Paolo Silvio negò un rigore netto su Lavezzi, dimenticò di espellere per doppio giallo il parmense Biabiany, e il match finì 2 a 1 per gli emiliani.
Il 7 aprile 2012, poi, sull’1 a 1 con la Lazio, Mazzoleni non vide un fallo da rigore su Pandev e annullò una rete ad Hamsik per fuorigioco fantasma di Cavani: e finì 3 a 1 per i laziali.
Ma il meglio doveva ancora arrivare.
Con questo curriculum solo lui poteva essere scelto per arbitrare la finale di Supercoppa italiana 2012 tra Juventus e Napoli a Pechino.
Fu la prima partita in assoluto durante la quale il Direttore di gara poté avvalersi dell’aiuto degli arbitri di porta (Rizzoli e Tagliavento). E che aiuto!
Con il Napoli in vantaggio per 2 ad 1, tre espulsioni (Pandev, Zuniga e Mazzarri ), un rigore alla Juve e Supercoppa ai bianconeri. Roba che neanche lo storico arbitro Moreno.
E allora Paolo Silvio Mazzoleni, dopo altre direzioni di gara illuminanti come quella di Pescara-Chievo del 2013 quando su un rigore per fallo di mani a favore del Pescara non fischiato invitò i rappresentanti della società a “parlare meglio in settimana” (il Pescara presentò un esposto alla procura) si guadagna il premio “Giovanni Mauro” come miglior arbitro di Serie A e debutta in Champions League!
Queste sono carriere.
Con la Juve, poi, altri momenti indimenticabili.
I bianconeri portano nel cuore Siena – Juventus 1-2 del 07/10/12 quando al 24° Chiellini, già ammonito, colpisce con un calcio Felipe: l’arbitro dà la punizione, poi ci pensa un attimo ma non estrae il rosso tra le proteste dei calciatori del Siena.
Oppure il15/12/12 quando si disputò Lazio – Inter (1-0)
I nerazzurri rischiavano di avvicinarsi alla Juve prima in classifica ma Mazzoleni tra un mancato rigore a Ranocchia, mancati cartellini a Hernanes e Ciani, un fischio assurdo all’81’, quando l’Inter è in contropiede tre contro uno e sta andando in porta con Cassano e un mancato fischio sull’intervento ai danni di Guarin nell’ultima azione d’attacco nerazzurra regala la vittoria ai biancocelesti e blinda il primo posto dei bianconeri.
Vogliamo poi parlare del Derby di Torino (29/07/2013) vinto dai bianconeri 0-1 con gol irregolare di Pogba per fuorigioco di Tevez ?
O di BOLOGNA -JUVE 0-2 (06-12-2013) mancata espulsione di Peluso e mancato rigore per mani di Vucinic?
Il problema non è che si tema di perdere con l’Empoli, perché il Napoli ha la forza di dominare gli avversari e superare anche una direzione di gara eventualmente ostica, visto che la disparità tecnica è evidente.
Ma il problema è quello solito, annoso, di dover temere sempre non solo la squadra avversaria ma anche gli arbitri e tutto il resto.
In un calcio normale questi due arbitri non ci sarebbero dovuti stare, per ragioni di opportunità in un caso e per precedenti specifici nell’altro.
Solo che se si comincia a escludere chi ha favorito la Juventus o chi ne può risultare indirettamente legato, chi viene ad arbitrare?
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