Come riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, Piotr Zielinski è un predestinato. Acquistato dall’Udinese per centomila euro o giù di lì, che Guidolin ha plasmato e poi ha lasciato in eredità a Sarri, a Giampaolo, prima all’Empoli e poi (definitivamente) al Napoli ed alla sua visione futurista: 17 milioni tutti d’un fiato. Zielinski è un capitale (ma anche umano) a cui calcisticamente, e prim’ancora lo sostenesse il campo e lo rendesse pubblico Sarri ("può diventare come De Bruyne") è un’opera d’arte sulla quale due anni fa De Laurentiis ha costruito una gabbia dorata sotto forma di clausola di rescissione da 65 milioni di euro, uno sfollagente per tenere distanti i predatori del mercato e pure per dimostrargli, quando ancora non s’era diffuso completamente in Italia e in Europa il suo talento, la fiducia in quell’estro da lasciar germogliare nella sua soave dimensione da 'fenomeno'.
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CdS – Zielinski, il capitale di Napoli: De Laurentiis ha preteso una superclausola da 65 milioni
Zielinski, il capitale di Napoli: secondo il Corriere dello Sport, De Laurentiis ha preteso una superclausola da 65 milioni
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