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Zazzaroni su Sarri: “Dite che sia monotematico ma non lo è. Vi spiego”

Zazzaroni su Sarri: “Dite che sia monotematico ma non lo è. Vi spiego”

Zazzaroni su Sarri: "Dite che sia monotematico ma non lo è. Vi spiego"

Redazione

Ivan Zazzaroni, giornalista, ha commentato sui social la sconfitta del Napoli con la Juventus spiegando un appunto su Sarri, ancora una volta incartato da Allegri:

"Mi tocca rispiegare Sarri, il suo gioco, la sua idea, i suoi sistemi. Non sa cambiare, dicono, è sempre uguale a se stesso. Non ha alternative di valore. Ora, Sarri col suo gioco, i suoi sistemi e la sua idea di perfezione unica ha conquistato 89 punti nelle 35 partite di campionato disputate nell’anno in corso, ha una media che sulla distanza di un intero torneo lo porterebbe a chiudere a 96 e allora ricordo che nelle ultime tre stagioni la Juve ha vinto lo scudetto con - a scendere - 91, 91 e 87 punti. Sarri allena la squadra di una società che ha degli evidenti e comprensibilissimi limiti di spesa e che in panchina porta comunque Diawara, Zielinski, Rog, Giaccherini, Ounas, Maksimovic, Chiriches, Maggio, Tonelli e Leandrinho. Milik e Ghoulam sono al momento infortunati, e non sto a ripetere che il Ghoulam di inizio stagione aveva per il Napoli lo stesso peso e la stessa incidenza del miglior Maicon per l’Inter campione.

La qualità del gioco di Sarri - fresco miglior allenatore della Serie A per i calciatori, gli allenatori e alcuni giornalisti - apprezzato in tutta Europa deriva quasi esclusivamente dall’addestramento di un numero limitato di giocatori particolarmente ricettivi. Sarri non dispone di individualità straordinarie ma ha permesso a Insigne, Callejòn, Albiol, Koulibaly e soprattutto Mertens di diventare dei top: prima del primo infortunio di Milik, Mertens faceva la riserva di Insigne e in nazionale. Sarri può ancora vincere il campionato e se ci riuscirà con Hysaj e Jorginho, Mario Rui e Allan, avrà realizzato un miracolo.

Perché ha perso con la Juve (con la Juve si può perdere spesso): perché il Napoli ha giocato in 8: Callejòn, Mertens e Hamsik sono da settimane nel loro periodo di minima brillantezza: controllate la differenza tra i gol segnati nelle prime giornate e quelli delle ultime sei, sette. Sarri è questo, ha quasi 59 anni e non ha alcuna intenzione di cambiare. Perché dovrebbe?"