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THE WINNER IS – MAKSIMOVIC, esiliato da Sarri a Mosca: ora è l’uomo gold della Champions

THE WINNER IS – MAKSIMOVIC, esiliato da Sarri a Mosca: ora è l’uomo gold della Champions

THE WINNER IS - MAKSIMOVIC, esiliato da Sarri a Mosca: ora è l'uomo gold della Champions. Ecco quanto emerge

Redazione

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it eccoci alla rubrica "THE WINNER IS" che ha lo scopo di decretare il vincitore della settimana in base ad una serie di parametri quali: la morale, l'etica, la bravura, l'intelligenza ma ci sarà anche spazio all'ironia e la satira.

Questa settimana, un po' come le altre, risulta difficile poterne scegliere uno sopra tutti. Aver la capacità di vedere chi si è erto più degli altri, chi ha brillato oscurando gli altri. Non è questo il caso, nessuno ha messo in ombra né in penombra gli altri, ognuno ha dato il massimo e ha fatto la differenza. Questa volta più che mai il gruppo appare compatto, unito, alla ricerca di un unico obiettivo: vincere, signore e signori è la mentalità ancelottiana.

Ma qualcuno ha saputo tenere il passo dei proprio compagni titolarissimi e questo desta maggior sorpresa. Perché un Allan alieno, un Koulibaly sontuoso e un Insigne magnifico è più che noto. Mantenere botta però a quei mostri sacri azzurri non è di certo semplice per chi è stato l'ultimo della classe, a volte in classe non c'era nemmeno: è Nikola MAKSIMOVIC.

Il serbo ad un certo punto della sua carriera "scolastica" è stato addirittura cacciato dal preside: "Non sei all'altezza di questo istituto, ti trasferiamo" e così Nikola ha fatto le valigie ed è andato lontano, nelle terre nessuno.

Il giocatore, il 26 gennaio 2018 viene esiliato a Mosca, in prestito, allo Spartak. Farà ritorno soltanto il 30 giugno a Campionato finito e soprattutto quando Sarri avrà finito il suo lavoro.

Nella stagione 2016/2017 il serbo totalizzò 12 presenze smistate 8 in Campionato, 2 in Champions e altre 2 in Europa League.

Nella stagione 2017/2018 c'è il reale tracollo e la rottura di rapporto con Maurizio, trova soltanto 2 presenza in Campionato, 1 in Coppa Italia e un'altra in Champions League: briciole che il serbo ha dovuto mangiare per troppo fino ad arrivare al trasferimento.

In questa stagione 2018/2019, con Carlo Ancelotti, il calciatore invece ha già trovato 5 presenze in totale, di cui 2 importantissime in Champions League contro Liverpool e Paris Saint-Germain.

Ed è qui la chiave di volta del numero 19. Dall'uomo che non valeva nulla, che viene mandato nelle steppe gelide della Russia, adesso risulta l'uomo d'oro, l'imprescindibile per potersela giocare con le più grandi d'Europa. Nikola non ha mai visto davanti agli occhi giocatori come Salah, Mané, Firmino né tantomeno come Mbappé, Di Maria, Neymar e Cavani eppure nessuno è passato: il serbo non ha sbagliato neanche una volta.

E' incredibile da pensarsi ma il più sottostimato dal grande Maurizio Sarri diventa l'uomo più importante di tutti, è colui che deve fare assolutamente la differenza. Viene schierato da Carlo Ancelotti (trovata tatticamente geniale) in una difesa a tre in fase di possesso, con un terzino mobile, fluidificante che ha la libertà di andare avanti e indietro. Mentre nella fase in cui c'è da difendere, di non possesso, diventa uno schieramento ovviamente a quattro. Il serbo diventa l'uomo in più, quello che dà sicurezza e stabilità, sembra incredibile poter usare questi sostantivi quando ci sono i mostri sacri dall'altro lato che hanno fatto piangere le migliori difese d'Europa. Ma Nikola, a sue spese, ha capito come serrarsi, gli inverni rigidi della Russia l'hanno fortificato, è ormai non ce n'è per nessuno. La Russia spezzò prima Napoleone e poi Hitler ma non con Nicola.

di Claudia Vivenzio

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