Cari lettori di CalcioNapoli19.26.it benvenuti nuovamente nella rubrica “THE WINNER IS”, quella che ha la scopo di decretare il “vincitore” della partita in base ad una serie di parametri molto variegati: quali l’intelligenza, la bravura, il carattere, la tecnica, l’etica ma ci sarà anche spazio, lì quando ci sarà poco da gioire, alla satira e all’ironia.
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THE WINNER IS – KOULIBALY, esce dal campo da solo ma lo segue tutta Napoli indignata
THE WINNER IS - KOULIBALY, esce dal campo da solo ma lo segue tutta una Napoli indignata. Ecco il "vincitore"
Questa settimana di ironia ce n'è ben poca. C'è piuttosto grande amarezza e tristezza per un calcio italiano che è sempre più degradato, per uno sport che è a tutti gli effetti lo specchio della società circostante. Il "vincitore" di questo match è colui che più di tutti si è dimostrato uomo: Kalidou KOULIBALY.
Poco interessa il giallo, il rosso, l'applauso, l'arbitro, Mazzoleni: silenzio!
Tutto diventa inutile, superfluo, stupido di fronte a ciò: il calcio non è più calcio.
Tutto ciò che si è visto al tocco del gigante buono da parte della tifoseria neroazzurra non merita neanche una spesa di parole eccessiva. Socrate, filosofo dell'antica Grecia, noto per il suo detto: "So di non sapere", è stato un grande pensatore e si soffermò anche su cosa è bene e cosa è male e non ebbe alcun dubbio a sancire: "Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza".
L'ignoranza è il male del mondo e distruggerà tutto, perché quando non c'è intelletto, ne consegue che non può esserci un dialogo e così non ci sarà mai conoscenza, mai capacità di immedesimazione, di comprensione. L'ignorante muore ignorante. Ha spesso possibilità di redimersi, di migliorare, di ergersi ma non lo fa. Gli vengono date chances per elevarsi ma costantemente preferisce la miserabilità della propria esistenza: uno speaker potrà insistere all'infinito, l'ignoranza continuerà.
Kalidou Koulibaly è solo l'esempio "famoso" di ciò che si vive ogni giorno nel Paese italiano: un Paese fatto sì di cultura, di arte e di musica ma fatto anche di bigottismo, ignoranza, omofobia. E' un paese con doppia faccia, non è mai cambiato dall'antico Giolitti, noto per la sua presidenza definita a "doppio volto": aperto, democratico, quasi socialista, e, contemporaneamente, borghese e conservatore dall'altra. Una truffa bella e buona quella di Giolitti che prometteva una cosa ai borghesi del Nord e l'opposto ai proletariati del Sud. Così è l'Italia e non si è mai mossa. Il calcio mette soltanto di fronte alle telecamere e di fronte ad una platea più grande ciò che è la realtà di un Paese ipocrita e sconquassato: di un Paese che però, a quanto pare, è coerente con chi vota.
Kalidou Koulibaly, esce dal campo sì: ma lo segue un'intera Napoli indignata e stanca dell'esistenza di tanta ignoranza (ancora!).
di Claudia Vivenzio
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