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Portici, il sindaco Cuomo: “Caso Geolier? Discriminazione contro Napoli e i napoletani”

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Le dichiarazioni di Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici
Salvatore Troise

Il Festival di Sanremo, i fischi a Geolier, Emanuele Palumbo un talentuoso ragazzo napoletano di 23 anni, le conseguenti polemiche sulle evidenti intolleranze e discriminazioni contro i napoletani sono una rappresentazione reale delle condizioni socio-politiche in cui versa l’Italia. E’ stato come guardare uno specchio impietoso che riflette cio’ che si vede e che non puo’ nascondersi dietro le parole e le frasi di propaganda e di facciata dei partiti nel dibattito politico.

L’indignazione dei napoletani si è riversata nel televoto, ieri in tante chat, a tutte le età’ , rimbalzavano numeri di telefono e i codici 18 e poi 04, una sorta di catena di Sant’Antonio che prescindeva dalla musica, da Sanremo, e che impegnava generazioni di napoletani.


Moltissimi di questo popolo, giustamente indignato, ignorano e non sanno che il Governo dell’Italia e la maggioranza del Parlamento sta decidendo di introdurre un principio di attribuzione delle risorse statali sulla base dell’autonomia differenziata.

Al momento il provvedimento non contempla effetti e meccanismi immediati, ma il principio è devastante rispetto all’unitarietà del Paese ed alle esigenze di perequazione storicamente riconosciute alle Regioni del Sud Italia. Tutto questo meccanismo introdurrà’ ulteriori differenze tra le possibilità’ di investimenti infrastrutturali e di servizi tra le diverse aree del Paese. Dove l’industria e la produzione sono state storicamente e scientemente alimentate dalla spesa e dal sostegno fiscale dello Stato ci saranno innegabilmente maggiori risorse per garantire più’ investimenti e piu’ servizi rispetto alle aree del Sud dell’Italia.

Un caso a parte sta diventando la discriminazione contro Napoli, non più’ una questione meridionale ma una vera e propria intolleranza ed odio semantico contro il popolo napoletano ed una terra meravigliosa e piena di talenti e prospettive. Nessun vittimismo nelle mie riflessioni , io quelle pulsioni contro il popolo napoletano le ho avvertite tra i banchi del Parlamento, nelle riunioni tra colleghi di partito, nelle tribune Autorita’ e nelle curve degli stadi, cambiavano le parole ma i pregiudizi erano identici.

Ed allora niente vittimismi, se dobbiamo accettare l’autonomia delle differenze meglio staccarci da uno Stato che non ci accetta e non intende più’ riconoscere quegli impegni di perequazione fiscale e di coesione sociale e territoriale che la Repubblica Italiana aveva storicamente assunto a tutela ed a risarcimento dei furti di Stato ai danni di Napoli e del Sud. Magari con una piena autonomia riusciremo a valorizzare meglio e di piu’ le nostre straordinarie risorse ed i nostri potenziali talenti. E se dobbiamo alzare i toni per far valere le nostre ragioni di Italiani lo faremo da Sindaci e rappresentanti dei Cittadini che ci eleggono.

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