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Vialli e la lotta al cancro: “Giravo con un maglione sotto la camicia, mi sentivo in colpa. Ora sto bene”

Vialli e la lotta al cancro: “Giravo con un maglione sotto la camicia, mi sentivo in colpa. Ora sto bene”

L'ex attaccante Gianluca Vialli si racconta a cuore aperto sulla sua lotta contro il mostro cancro

Redazione

L'ex calciatore Gianluca Vialli martedì presenterà il suo nuovo libro 'Goals: 98 storie +1 per affrontare le sfide più difficili', nel corso del quale tratterà un argomento e una lotta che ha sempre cercato di tenere per sé, quella contro il cancro, la bestia che di recente si è abbattuta contro di lui.

Al Corriere dello Sport ne ha parlato così: "Ho iniziato a scrivere il libro per aiutare le persone a trovare la strada giusta. Così ho raccolto alcune frasi motivazionali, alcuni mantra, intervallandoli con storie di grandi sportivi, che aiutano a capire. Perché le citazioni non funzionano, se non sei tu che funzioni. Sapevo che era duro e difficile doverlo dire agli altri, alla mia famiglia. Non vorresti mai far soffrire le persone che ti vogliono bene: i miei genitori, i miei fratelli e mia sorella, mia moglie Cathryn, le nostre bambine Olivia e Sofia. E ti prende come un senso di vergogna, come se quel che ti è successo fosse colpa tua.

Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano. Poi ho deciso di raccontare la mia storia e metterla nel libro.

Ora sto bene, anzi molto bene. È passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale (dice scherzando, ndr). Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita. Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita".