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Caso Vessicchio, l’AIA denuncia: "Agiremo per vie legali, espressioni inqualificabili"

Caso Vessicchio, l’AIA denuncia: "Agiremo per vie legali, espressioni inqualificabili"

L'AIA si è esposta in merito al caso Vessicchio e la sua discriminazione nei riguardi delle donne

Redazione

Sergio Vessicchio, giornalista per CanaleCinqueTv, è divenuto un caso d'indignazione dopo le sue dichiarazioni in telecronaca su una donna guardalinee: "Pregherei di inquadrare l'assistente donna che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in una partita di calcio". Queste le sue imperdonabili dichiarazioni, rispetto alle quali quest'oggi ha preso posizione l'Ordine Nazionale dei Giornalisti.

Anche l'AIA ha fatto sentire la sua voce e la sua insofferenza rispetto all'accaduto, attraverso un comunicato stampa che diviene una denuncia da parte del presidente Marcello Nicchi: “Rimango sconcertato per le inqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate dal giornalista Sergio Vessicchio, telecronista per una TV locale della partita Agropoli-Sant’Angelo, nei confronti della nostra associata Annalisa Moccia, solo perché donna.

Ad Annalisa, ed a tutte le nostre associate, va la piena solidarietà mia e di tutto il movimento arbitrale italiano, consapevole dell’importante apporto che quotidianamente danno alla nostra categoria.

Ho segnalato l’episodio al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Autorità politica delegata e le forze di polizia, contestualmente come AIA abbiamo conferito incarico ai legali per agire, in tutte le sedi ritenute opportune, a tutela dell’immagine delle associate donne e dell’intera categoria”.