Marek ci sarà contro il Sassuolo? C’è ancora tempo, infatti si giocherà il 31 marzo: ma ad oggi le certezze non sono molte, anzi. Ieri il capitano del Napoli è rientrato a Castel Volturno, e oggi si sottoporrà ad esami strumentali. Si tratta di un problema muscolare che in apparenza non sembrava di grave entità, però sono arrivate le parole del diretto interessato a generare un po’ di inquietudine, soprattutto tra i tifosi e in particolare nel tecnico Maurizio Sarri, che alla premiazione del “Trofeo Maestrelli” aveva fatto intendere che il problema fisico dello slovacco non era di grave entità. Intanto Hamsik si è consolato con il Pallone d’Oro di Slovacchia, che non sarà quello ufficiale, ma è comunque un riconoscimento importante, vinto per la settima volta. In questa occasione superato l’interista Skriniar. «Le mie condizioni le verificheremo nei prossimi giorni, le sensazioni non sono buonissime. Del resto, uscire quasi subito dal campo non è certo un buon segno».
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Verso Sassuolo-Napoli, Sarri vuole Hamsik in campo: il pessimismo del capitano preoccupa
Verso Sassuolo-Napoli, Sarri vuole Hamsik in campo: il pessimismo dello slovacco preoccupa
IL CAPITANO DEL NAPOLI, Marek Hamsik, commenta così, al portale Pravda.sk, la sua mancata risposta alla convocazione della nazionale slovacca, dovuta ad un fastidio al flessore che sta tenendo in ansia il club azzurro. «Spero di riprendermi il prima possibile perché voglio aiutare la squadra in questo finale di stagione - ha detto ancora il centrocampista di Sarri, premiato per la settima volta in carriera come miglior giocatore slovacco del 2017 - Lo scudetto sarebbe una grandissima gioia per la città, noi dobbiamo continuare su questa strada senza farci prendere dal panico, che sarebbe la cosa peggiore. Dobbiamo disputare ancora nove partite, compreso lo scontro diretto con la Juventus, e tante cose possono cambiare».
CONSIDERAZIONI che il capitano del Napoli ha fatto in occasione della consegna del Pallone d’Oro della Slovacchia, che il capitano azzurro ha vinto per la settima volta. Hamsik dopo la cerimonia di premiazione non si è unito alla sua nazionale ma tornerà ieri è tornato a Napoli per sottoporsi a ulteriori test per capire a fondo l’entità dell’infortunio muscolare alla coscia che lo ha costretto a uscire dopo pochi minuti nel match contro il Genoa di domenica. «Sono felice di aver vinto ancora - ha detto - difendere un titolo è più difficile di vincerlo. Spero di stare bene presto, il 2017 è stato un anno eccezionale ma non abbiamo ancora portato a casa un trofeo. Siamo stati in testa per tutta la stagione e ora abbiamo subito il sorpasso ma siamo molto vicini. Per me ci sono stati momenti speciale, come l’aver superato il record di gol di Maradona, un primato che abbiamo celebrato. Ma il calcio è uno sport di squadra e le vittorie del collettivo vengono sempre prima».
IL COLLETTIVO prima di tutto: Marek Hamsik lo sa bene. Lui che ha “profetizzato” il raggiungimento di quota 100 punti in classifica per dare lo scudetto al suo Napoli. Azzurri che sono ritornati a -2 dalla Juventus, ma che senz’altro hanno bisogno del contributo dello slovacco. Contro il Genoa ha lasciato il campo dopo meno di venti minuti. Al suo posto è entrato Zielinski che non è riuscito a incidere. Ora c’è tempo per tornare in campo. Intanto il capitano si è “liberato” dell’impegno con la sua nazionale, che lo avrebbe portato in Tahilandia dal 22 al 25 marzo per la King’s Cup. A conti fatti era l’azzurro più penalizzato in quanto a trasferta, visto che doveva arrivare dall’altra parte del mondo a giocare ed allenarsi a condizioni climatiche molto diverse da quelle di Napoli. Il tempo di vedere quali sono le sue effettive condizioni e poi si lavorerà al suo recupero: Sarri lo vuole in campo contro il Sassuolo nella partita del Sabato Santo, sperando che i segnali di pessimismo dell’azzurro possano essere smentiti rapidamente da una rapida guarigione.
Fonte: Giovanni Scotto per Il Roma - Foto SSCN
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