Non ci crede nessuno, neppure Claudio Gentile, che il Mondiale l’aveva vinto, che l’Italia non sia approdata in Russia. Dalla tribuna stampa de la Gazzetta dello Sport, l’ex campione del mondo si è lasciato andare ad alcuni commenti, preso dalla rabbia.
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“E’un’umiliazione, serviva l’uno contro uno di Insigne”
Non ci crede nessuno, neppure Claudio Gentile, che il Mondiale l’aveva vinto, che l’Italia non sia approdata in Russia. Dalla tribuna stampa de la Gazzetta dello Sport, l’ex campione del mondo si è lasciato andare ad...
Le parole di Gentile:
'È un’umiliazione. È un’umiliazione che andiamo fuori, e che questi vadano al Mondiale. Neanche un rinvio sanno fare, palla lunga e pedalare. Continuiamo a fare cross contro una difesa che ha tutti giocatori di un metro e novanta. O fai l’uno-due al limite dell’area oppure sui palloni aerei sono tutte loro. E poi gli svedesi non li aiuta soltanto la stazza, sono anche sempre ben posizionati. Certo non sono fenomeni. A San Siro il pubblico spinge, inizia a montare quando parte l’azione e gli avversari si intimidiscono. Loro mettono tutto sulla volontà, moriranno fino al 90’, per loro è la partita della vita. E mettete giù quella palla! Jorginho? Certo che se il migliore è l’uomo che non avevi mai convocato…Metterei Insigne al posto di Darmian. La Svezia teme Candreva, raddoppia dalla sua parte, a sinistra c’è più spazio. Serve chi sa saltare l’uomo: Insigne! Si può anche non passare, ma con onore. Non così'. Calciomercato24.
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