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Ucraina, Maldera: “Insigne ora può cambiare ruolo anche con Mancini. Allan? Sarebbe l’anima dell’Italia”

Ucraina, Maldera: “Insigne ora può cambiare ruolo anche con Mancini. Allan? Sarebbe l’anima dell’Italia”

Ucraina, Maldera: "Insigne ora può cambiare ruolo anche con Mancini. Allan? Sarebbe l'anima dell'Italia".

Redazione

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC TARGATO ITALIA è intervenuto Andrea Maldera, matchanalyst dell’Ucraina:

Ucraina-Italia sarà una bella amichevole e speriamo che essendo tale, Insigne non giochi così bene con il suo Napoli. E’ una gara di preparazione alla partita successiva, alla Nations League. Insigne credo sia tra i primi 11 e i nostri dubbi è sul modulo che userà Mancini: ha sempre giocato esterno e ora potrebbe cambiare. Non è facile limitare la qualità dell’Italia ma l’equilibrio si può trovare nel momento in cui non hanno palla, se dovessero giocare Chiesa e Bernardeschi sulle fasce, l’Ucraina può giocare centralmente perché loro si accentrano poco. Noi siamo una squadra di un livello inferiore rispetto all’Italia ma lo stesso Verratti potrebbe concedere qualcosa in fase difensiva. Allan in Nazionale? Sarebbe l’anima di questa squadra così come lo è stato contro il Liverpool. Il Napoli sta difendendo più basso rispetto agli anni scorsi e subisce qualche tiro in più però è migliorato nel recupero palla a centrocampo. Mancini? Sta sperimentando ancora molto, ora potrebbe cambiare la posizione di Insigne e soprattutto sta cercando sicurezze in attacco. Ora non ha convocato Balotelli ma ha riportato Giovinco e sta cercando solidità anche a centrocampo. Oriundi in Nazionale? Ora noi abbiamo Marlos in Nazionale, è brasiliano naturalizzato ucraino. Nella nostra realtà, con un parco giocatori inferiore rispetto all’Italia, va bene avere giocatori da altri Paesi. Shevchenko? E’ un ragazzo con tanta voglia e molto intelligente. Oggi ci sta che un allenatore lasci il lavoro sporco a noi dello staff, lui si dedica più al campo e noi siamo lì per rompere spesso le scatole. Il ruolo del matchanalyst è indispensabile ma non si deve esagerare. Molti credono che basti leggere i dati per essere ottimi analisti ma non è così, si deve studiare il calcio e analizzare i dati minuziosamente”.