The Turning Point – Ad Udine vincono gli “sconosciuti”

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.

Il rischio alla Dacia Arena era duplice: la stanchezza dopo la pausa nazionali e la testa già proiettata a Parigi. Il Napoli, però, cresce in consapevolezza giorno dopo giorno ed il gruppo è sempre più affiatato.

La serata sembra particolarmente favorevole: la Roma perde in casa contro la SPAL, mentre la Juventus pareggia (in casa) con il Genoa. Ma in campo la sorte pare avversa. Due lancette di orologio e Verdi si ferma dopo il primo scatto, cambio immediato per Ancelotti che corre ai ripari schierando Fabiàn Ruiz. Lo spagnolo, arrivato in estate dal Betis, non incarnava il profilo del top player nel quale i tifosi speravano. Eppure è lui ad aprire le danze: tunnel ai danni di Behrami, palla sul destro, tiro a giro ed esplosione di gioia. Signore e signori, ecco a voi un talento puro con un futuro radioso che lo attende.

Ma non è l'unico a "sorprendere". Un certo Kevin Malcuit sulla destra fa faville, accolto da un generale "Ma chi è chisto?". E se poi ci aggiungiamo Marko Rog che entra all'85' e dopo appena 40 secondi realizza lo 0-3 finale, possiamo affermare che ad Udine hanno vinto gli "sconosciuti". Il croato, con Sarri, vedeva il campo con il binocolo: basti pensare che per essere schierato dal tecnico servirono ben sei mesi di adattamento.

Con Ancelotti in panchina non conta quale sia il tuo cognome o la tua specialità, ci sarà sempre spazio ed un'occasione per esprimerti al meglio. La perfezione non esiste, ma questo Napoli ci si vuole avvicinare giorno dopo giorno, sempre di più.

di Luca D'Isanto e Armando Inneguale - TWITTER: @Luca_disanto1 - @ArmInne28

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