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The Turning Point – La regola non scritta del calcio castiga il Napoli: gol sbagliato, gol subìto

The Turning Point – La regola non scritta del calcio castiga il Napoli: gol sbagliato, gol subìto

The Turning Point - La regola no scritta del calcio castiga il Napoli: gol sbagliato, gol subìto

Redazione

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.

Non bastano al Napoli trenta minuti di calcio puro e cristallino. Gli uomini di Sarri in questa stagione non affrontano solo gli avversari nei novanta minuti più recupero, ma anche la sfortuna. Alla lista dell'infermeria (quella seria) si aggiunge Ghoulam, dopo l'infortunio bis di Arek Milik. L'uscita dal campo dell'algerino ha cambiato la partita dal punto di vista tattico: Sarri è costretto a far entrare Maggio e spostare Hysaj sulla destra. Il mister nel post partita ha giustificato la scelta di mandare Mario Rui in tribuna attribuendola alla panchina ridotta da portare in Champions League.

È stata la regola del calcio a sottomettere gli azzurri: gol sbagliato, gol subìto. C'è chi lo chiamerebbe Karma, chi destino, chi (s)fortuna, ma questo è un gioco che non segue logiche. Basta una singola azione per ribaltare l'inerzia di un match, una singola giocata per far pendere la bilancia da un lato o dall'altro. Sono bastati due minuti a capovolgere le sorti: dal 67' al 69'.

Cosa può succedere in 120 secondi?

Minuto 67 - Mertens illumina per il taglio (perfetto) di Callejon alle spalle di Delph. Lo spagnolo calcia, quasi a botta sicura, ma Ederson gli nega la gioia del gol.

Minuto 68 - Sané parte palla al piede, ripartenza dalla velocità tanto disarmante quanto mostruosa. Il Napoli è spaccato a metà e nessuno riesce a fermare il giocatore della squadra inglese.

Minuto 69 - Hysaj contrasta Sanè, il pallone arriva ad Agüero con un rimpallo favorevole. L'argentino, con freddezza assoluta, mette la palla alle spalle di Reina.

Dal possibile 3-2 per il Napoli al 2-3 per il Manchester, il tutto in soli due minuti. Il calcio non è una scienza, non è fatto di numeri. Pep Guardiola batte Sarri per 2 a 0, ma il tecnico italiano esce dalla doppia sfida a testa alta perché ha messo in difficoltà la squadra (attualmente) più forte d'Europa.

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Redazione - Luca D'Isanto e Armando Inneguale.

Foto SSCN