Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.
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The Turning Point – Napoli-PSG, quarantotto ore di magia
The Turning Point - Napoli-PSG, quarantotto ore di magia per la città partenopea
"Una notte magica", l'aveva definita in questo modo il presidente De Laurentiis. Un'espressione persino banale per lo spettacolo che Napoli ha offerto prima, durante e dopo il match di Champions.
L'attesa conquista tutti, la vittoria con l'Empoli è subito archiviata e per giorni c'è un solo pensiero per i partenopei. La suggestione del ritorno del Matador all'ombra del Vesuvio manda in visibilio la città: il Cristo Velato chiude al pubblico perché si stava preparando per vedere la partita, le pizze raffiguravano Cavani, Mbappé e Neymar, la sfilata dei tifosi delle due squadre uniti da un'unica passione: il calcio. E passando al calcio, quello giocato, lo spettacolo offerto dal Napoli e dal Paris Saint Germain al San Paolo è valso l'attesa.
La sconfitta del Liverpool in casa della Stella Rossa ha fatto in modo che le due squadre si studiassero nella prima frazione, poche emozioni ma molta quantità. Succede, poi, che Mbappé decide di fare il fenomeno come sa: incursione repentina in area allo scadere del recupero del primo tempo e Bernat (che a detta di Ancelotti non ha mai fatto un gol in vita sua) si inserisce nell'unico spazio lasciato libero dalla retroguardia azzurra e buca Ospina. Doccia fredda dopo 45 minuti giocati discretamente contro una delle favorite ad alzare la coppa dalle grandi orecchie.
È proprio in queste situazioni, però, che si vede la mano del grande allenatore: Carlo carica la sua squadra negli spogliatoi ed in campo tornano undici leoni. Il Napoli non perde un contrasto, Allan è un tuttofare e palla su palla gli azzurri alzano il baricentro e schiacciano negli ultimi trenta metri le stelle del PSG. Un vero e proprio arrembaggio in una serata che pare stregata dalla sfortuna e da un Buffon in forma smagliante. Succede, poi, che uno dei difensori più forti del mondo interviene con superficialità su un pallone che sembrava innocuo, ma lì c'era un certo José Maria Callejon... Lo spagnolo, oltre ad aver disputato una partita sublime, ha saputo sfruttare l'unico errore di Thiago Silva, infilandosi tra il difensore brasiliano e Buffon, che stava cercando di intervenire in uscita per rimediare: calcio di rigore ed il San Paolo si infiamma ancor di più.
A questo punto Insigne ringrazia il compagno e prende il pallone. Il napoletano sente in modo particolare la "sfida" contro Buffon per ovvi motivi e allunga la striscia di un record che già detiene: quattro gol nelle ultime quattro partite casalinghe in Champions (cinque su cinque con ieri sera). L'ex Juventus sorride sperando di infastidire Lorenzo, ma il napoletano è furbo nel non incrociare mai lo sguardo del portiere. Cuore che batte all'impazzata. L'arbitro aspetta qualche secondo prima di fischiare. Arriva l'ok per battere. Insigne parte. Calcia alla sua sinistra (destra di Buffon). Il portiere intuisce. Il rigore è calciato alla perfezione. Palla in buca d'angolo. Il San Paolo esplode di gioia per il pareggio del Napoli.
"Una notte magica" l'aveva definita De Laurentiis e, forse, questa banalizzazione non era poi così banale.
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