The Turning Point – Milik, il bomber atipico al servizio della causa azzurra

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato oppure Europa League assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.

Bastano dieci minuti di gioco ad Arek Milik per segnare il suo primo gol stagionale in Europa, la rete tanto invocata dall'ambiente nel corso delle ultime settimane. In totale fanno trenta in 72 presenze nelle coppe continentali, davvero niente male. Il polacco sfrutta un filtrante di Dries Mertens, che gli apre una grande via mettendolo a tu per tu con il portiere avversario Walke: finta di calciare con il sinistro, portiere saltato e palla in porta di destro. Ennesima risposta alle critiche ingiuste che costantemente lo accompagnano. Una rete che abbina posizionamento, velocità e tecnica.

Ma Milik non è semplicemente il bomber del Napoli. Arek è altruista nel concedere a Mertens la possibilità di calciare la punizione dal limite, intelligente nel servirgli palla in profondità (restituendo il favore al compagno di squadra), scaltro nell'attendere l'errore del centrale del Salisburgo e sfortunato perché il pallone non prende il giro giusto per battere una seconda volta Walke.

Milik si conferma un centravanti atipico: al servizio della squadra, si inserisce nel gioco, spesso spalle alla porta alla ricerca delle triangolazioni con la seconda punta o con il centrocampista di turno pronto ad inserirsi. Un attaccante che potrà pure non piacere, ma un calciatore che non si è mai tirato indietro. I numeri sono tutti dalla sua.

di Luca D'Isanto e Armando Inneguale

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