The Turning Point – Insigne disorienta e stende il Toro, il suo Napoli vince e convince

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.

Il Napoli vince e, finalmente, convince. Ancelotti cambia e sperimenta incurante delle voci e, tirando le somme, la spunta in maniera brillante. La carta vincente di questo avvio di campionato ha un nome ed un cognome: Lorenzo Insigne.

L'allenatore lo sgrava dai compiti difensivi affiancandolo a Mertens, portando il centrocampo a quattro. Ma il Napoli è camaleontico e in fase offensiva cambia spesso veste trasformandosi in un 4-2-4, con Callejon e Verdi pronti ad inserirsi senza dare punti di riferimento alla retroguardia del Torino.

Partenza con il botto: dopo soli 4 minuti Insigne sfrutta un pasticcio difensivo della retroguardia granata per insaccare il pallone alle spalle di Sirigu, ma il conto con il portiere non è ancora saldato. Dopo la rete di Verdi (azione ed esecuzione impeccabili) sembrano invertirsi i ruoli: la squadra di Mazzarri si desta mentre il Napoli si assopisce. Belotti e compagni prendono coraggio e trovano la rete del momentaneo 1-2. È in questo momento che gli azzurri mostrano e dimostrano di aver raggiunto maggiore consapevolezza nei propri mezzi. La squadra non si disunisce, anzi passa subito al contrattacco.

Insigne chiude i conti con Sirigu sfruttando una palla che vaga in area dopo il legno centrato da Callejon: stop di coscia, pallone sull'altro piede e tiro violento. Il palo prova ad impedirgli la gioia del gol, ma Lorenzo è in giornata di grazia e qualsiasi palla tocchi diventa oro. Dicevamo del palo... La sfera lo tocca ed il legno, per riverenza ed obbedienza, non pone resistenza scatenando l'esultanza dei tifosi

Ancelotti sperimenta e si fida dei suoi uomini, Insigne dipinge gioia e Verdi si riscatta dopo Genova. Insomma, la domenica perfetta.

di Armando Inneguale e Luca D'Isanto

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