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The Turning Point – A come Arek, A come asso: Ancelotti si gioca la carta vincente

The Turning Point – A come Arek, A come asso: Ancelotti si gioca la carta vincente

The Turning Point - A come Arek, A come asso: Carlo Ancelotti si gioca la carta vincente nel finale di Bergamo

Redazione

Cari lettori di CalcioNapoli1926.it, la rubrica The Turning Point ha lo scopo di analizzare la chiave di volta dei match giocati dal Napoli. Campionato, Champions League o Coppa Italia assisteremo sempre ad un episodio che cambierà le sorti dell'incontro e noi saremo pronti a raccontarvelo.

Atalanta-Napoli sembrava dover andare in scena sotto i peggiori auspici: l'ombra dei beceri cori razzisti incombeva sullo stadio Atleti Azzurri d'Italia. Un clima reso pesante dalle polemiche e dalle fake news divenuti virali a poche ore dal fischio d'inizio. Pronti via e subito sono intonati i primi cori: "Noi non siamo napoletani". La curva evita l'offesa aperta, ma dopo poco meno di un minuto lo spagnolo Fabian Ruiz zittisce lo stadio bergamasco con una rete che sembra mettere in discesa il match. Un vantaggio praticamente immediato, che però manda in difficoltà gli azzurri nella gestione: lo stesso Carlo Ancelotti ha ammesso i problemi dei suoi contro una buona Atalanta. La squadra di Gasperini ci prova, mostra un buon gioco e trova il pareggio con Duvan Zapata: la dura legge del gol dell'ex.

La rete equilibratrice arriva al minuto 56, da lì il Napoli fa fatica a trovare un nuovo vantaggio. La gara va sempre più indirizzandosi verso un 1-1 finale: Ancelotti non vuole creare uno squilibrio nella formazione ed inserisce Hysaj e Zielinski per Maksimovic e Fabian. Il doppio cambio a tredici dalla fine non corrisponde alla svolta, trovata al minuto 82. Soltanto allora Arek Milik fa il suo ingresso in campo, prendendo il posto di Dries Mertens.

Il bomber polacco riafferma le sua qualità nel giro di 180 secondi: grande cross dalla fascia sinistra di Mario Rui per l'inserimento dell'attaccante sul primo palo. Arek aggancia il pallone e con una freddezza glaciale batte Berisha in maniera precisa e potente. Il Napoli non ha bisogno di altri attaccanti, Milik si è fatto trovare ancora una volta pronto: sette dei 15 gol in Serie A (il 47%) di Arkadiusz sono arrivati subentrando dalla panchina.

Ancelotti lo ha caricato prima dell'ingresso in campo e sostenuto in diretta televisiva nel post partita: "Milik ha vissuto un momento di difficoltà, ma soltanto perché non ha giocato con continuità". Fiducia ad Arek, asso nella manica degli azzurri. A come Asso, A come Arek.

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