In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Ciro Troise, collega del Corriere del Mezzogiorno: "Non si può parlare di fallimento né di anno di transizione. Ancora peggio è chi parla di valorizzazione della rosa. L'annata è deludente rispetto alle aspettative alimentate anche dai primi mesi della gestione di Ancelotti. A dicembre abbiamo perso due partite chiave contro Inter e Liverpool. Il problema è il Napoli del 2019: sei sconfitte nelle ultime dieci partite. Dobbiamo ripartire da questi dati. Il Napoli è una squadra che si è smarrita. La partenza di Hamsik, la perdita di Albiol, il caso Allan e la sconfitta contro la Juventus hanno smarrito la squadra, non ci sono più attenzioni e stimoli. Lo stesso Ancelotti ha definito che la squadra si è smarrita. Ora bisogna conquistare il secondo posto e programmare la prossima stagione. Ma da qua a parlare di fallimento o di regressione ce ne passa. Sicuramente Ancelotti è stato aiutato dal suo curriculum in questo periodo di crisi, ma lui è un valore aggiunto. Ieri con tre terzini sinistri di ruolo abbiamo fatto giocare Hysaj a sinistra. L'assenza di Insigne era logicamente frutto di una punizione. In questo momento chi ha un ruolo nel Napoli deve proteggere la squadra. Ieri Ancelotti ha parlato di assenza di stimoli ed attenzioni ed è vero. Il Napoli, con tutti i suoi limiti, ha costruito sette palle gol contro l'Arsenal tra andata a ritorno. Il problema delle palle gol, però, è un problema che ci portiamo da un po'."
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Troise: "Napoli smarrito, ma non si tratta di fallimento. Insigne? Punizione di Ancelotti"
Le parole del collega Ciro Troise il giorno dopo la sconfitta del Napoli contro l'Atalanta
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