Domenica alle 18.00 il Napoli scenderà in campo allo stadio Olimpico Grande Torino e sfiderà la squadra dell'ex tecnico Walter Mazzari, l'allenatore però non sarà l'unico ex del match: infatti molti saranno gli occhi puntati su Simone Verdi.
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Torino-Napoli: chi non muore si riVerdi!
Domenica il Napoli incontrerà per la prima volta Simone Verdi con indosso però una maglia non azzurra
L'attaccante che quest'estate è stato "sbolognato" dalla società partenopea perché è stato ritenuto a tutti gli effetti un esubero. Simone non ha mai convinto al 100% Carlo Ancelotti né tanto meno la dirigenza, forse di più la piazza.
Le aspettative sull'ex Bologna era tante e probabilmente ha pagato anche questo. La sua stagione a Napoli non ha completamente lasciato il segno, i numeri non sono propriamente dalla sua parte: 24 presenze e precisamente 811 minuti giocati, ha totalizzato 4 gol e 3 assists. Troppo poco per società e tecnico.
L'esterno ha concretizzato il 40% di quanto fatto nella stagione a Bologna: Simone ha infatti convinto tutti con un score di 10 reti e 10 assists con la maglia rossoblu.
Chi non muore... si riVerdi!
E dunque domenica ci sarà finalmente lo scontro tra passato e presente per Simone. Il classe '92 potrà forse togliersi qualche schiaffo di troppo dalla faccia e far ricredere chi non ha creduto sufficientemente in lui.
Il giocatore è ormai in piena fiducia, Mazzarri l'ha fortemente voluto così come la società. Per una squadra come il Torino un'investimento di ben 23 milioni di euro (quasi stesso prezzo pagato dal Napoli, 25mln) non è affatto poco ma anzi. Se Cairo ha deciso di sborsare così tanto è perché Simone è - almeno stavolta - al centro del progetto.
E chissà che Simone non possa finalmente incidere in maniera preponderante con la maglia granata e che possa compiere l'opposto di quanto fatto a Napoli.
Perché purtroppo, in fin dei conti, l'impronta che Simone ha lasciato a Napoli è stata come un'orma in riva al mare:
fugace,
temporanea,
e soprattutto non lascia traccia.
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